Milan, l'Assemblea dei Soci approva il bilancio primo semestre 2017: perdite a 32 mln

Dei 60 milioni di aumento di capitale previsti ne sono stati versati 49. Fassone: "Niente mercato a gennaio, stadio resta priorità"

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Non c'era, come da previsioni, il presidente Yonghong Li all'assemblea dei soci del Milan che si è tenuta questa mattina. Assenti anche gli altri consiglieri di amministrazione David Han Li, Lu Bo, Renshuo Xu, Marco Patuano e Paolo Scaroni. A moderare i lavori l'avvocato Roberto Cappelli, presente l'ad rossonero Marco Fassone. L'assemblea ha ratificato la perdita è di 32,624 milioni di euro per il bilancio del primo semestre 2017. L'aumento di capitale effettuato per 49 milioni sui 60 previsti. Nello stesso periodo dell'anno scorso, la perdita era stata di 36 milioni.

Venerdì scorso - ha specificato l'avovcato Cappelli - sono arrivati 22 milioni di euro da parte dell'azionista di maggioranza Yonghong Li come tranche dell'aumento di capitale previsto. Poco più di 27 milioni erano stati già versati entro settembre, dato che porta dunque a 49 milioni il complessivo sui 60 stabiliti nell'assemblea dei soci di aprile, la prima dopo il passaggio di proprietà da Fininvest. Il bilancio relativo al periodo 1 gennaio-30 giugno 2017 con rosso di 32.6 milioni è stato approvato a maggioranza, con l'astensione della piccola azionista Cristina Raimondi. L'assemblea è stata dichiarata sciolta dopo 21 minuti.

Il Milan non interverrà sul mercato a gennaio "a meno che non sia strettamente necessario". E' quanto emerso dal colloquio avuto dall'amministratore delegato Marco Fassone con i piccoli azionisti del club rossonero al termine dell'assemblea dei soci svoltasi questa mattina a Casa Milan. La società prevede il pareggio di bilancio "nel terzo anno di gestione", ovvero nel 2019-2020, anno in cui non è stata esclusa l'ipotesi di una quotazione in borsa. Nonostante il passivo "la gestione ordinaria migliora", in particolare alla voce legata a ricavi, indebitamenti e gestione dei calciatori. Il club lombardo non esclude inoltre che oltre ai 60 milioni di euro di aumento di capitale possano esserci "altre sottoscrizioni fino a un massimo di 120 milioni".

Quella di avere uno stadio di proprietà resta una "priorità nel medio termine" per il Milan. Ancora Fassone ha risposto ai piccoli azionisti. La preferenza resta legata a San Siro, impianto in cui vorrebbe giocare anche l'Inter. Proprio per questo motivo la società rossonera sta "svolgendo delle ricerche" tenendo anche in considerazione "le preferenze dei tifosi". Per quanto riguarda il verdetto dell'Uefa relativo al piano di "voluntary agreement" sui conti del club presentato nei giorni scorsi in Svizzera dai vertici rossoneri, una decisione è attesa "entro Natale". Dal Milan trapela "soddisfazione" per il piano presentato pur con la consapevolezza che "si tratta del primo caso" e che "la decisione potrebbe non essere soltanto economica".

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