VERSO LAZIO-INTER
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Lazio, Inzaghi: "Con l'Inter non è decisiva, abbiamo meno pressione"

Il tecnico biancoceleste: "Fa effetto parlare di partita scudetto. Arbitri? Non ci hanno aiutato"

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All'Olimpico è sfida scudetto, la Lazio affronta l'Inter capolista (con la Juventus) con l'obiettivo di mettere la freccia del sorpasso: "Fa tanto effetto parlare di partita scudetto - ha commentato Simone Inzaghi alla vigilia -, ma sappiamo la forza dell'avversario. Sarà una sfida importante ma non decisiva, ma certo vincere darebbe una spinta in più. Ci meritiamo questa posizione e sappiamo da dove siamo partiti. Di sicuro abbiamo meno pressione noi".

La corsa per il titolo nazionale alla vigilia della giornata numero 24 si sta rivelando una corsa a tre, con Inter e Lazio - citando Conte in conferenza - nel ruolo di outsiders: "La Juventus è avanti a tutti - ha confermato Inzaghi -, è stata la prima anche a fare lo stadio di proprietà. Noi e l'Inter faremo di tutto per evitare il nono scudetto di fila dei bianconeri".

La Lazio però negli ultimi giorni sta lottando contro il concetto degli aiuti arbitrali, dopo l'episodio del rigore non dato al Parma nel finale dell'ultimo turno: "Abbiamo meritato quanto ottenuto sul campo, noi non abbiamo più parlato di arbitri anche se a Napoli in Coppa Italia e in Europa League avremmo potuto avere qualcosa da ridire. Sappiamo come abbiamo perso la Champions due anni e mezzo fa. Vogliamo restare più in alto possibile e possiamo contare sul grande lavoro di presidente e ds, oltre che sui tifosi che ci stanno trascinando".

Simone Inzaghi ha vissuto una lotta scudetto con Inter e Juve da giocatore: "Le sensazioni sono diverse, da calciatore hai meno pensieri. La differenza nella sfida contro l'Inter la faranno le motivazioni, quelle ti fanno fare qualcosa in più sempre. Dovremo essere molto intensi in fase di non possesso e ci saranno momenti in cui dovremo fare le scelte giuste. Dovremo essere pronti a sapere cosa fare nei vari momenti".

Nelle prossime stagioni potrebbe essere inserito il Var a chiamata: "Io lascerei tutto com'è. Abbiamo faticato ad accettarlo, e non lo nego, perché eravamo abituati a un altro tipo di calcio. In certi casi oggettivi è fondamentale ed è giusto che non si cambi adesso".

Infine sul rapporto con Conte: "C'è grande stima reciproca. E' stato bravissimo a vincere subito in Italia dopo aver fatto un po' di esperienza. Ha vinto anche in Inghilterra e il suo calcio è conosciuto. E' bravo a dare motivazioni, che in sfide come questa può far fare la differenza".

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