Juve, summit di tre ore tra Agnelli e Allegri

Per il momento non filtrano notizie sul futuro del tecnico bianconero

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L'ora della verità in casa Juventus è finalmente scoccata. Il tanto atteso vertice tra Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri, per disegnare insieme la squadra del futuro o per dirsi addio, è andato in scena nella serata di mercoledì: tre ore di confronto a Torino per mettere in chiaro le proprie posizioni. Al momento non è filtrato ancora nulla sull'esito del colloquio e restano dunque sul tavolo tutte le possibilità: non è infatti assolutamente detto che all'orizzonte ci sia una sicura separazione.

Dopo una giornata passata da entrambi alla Continassa (il presidente Agnelli in ufficio, Max Allegri sul campo con la squadra) i due si sono dunque visti per una cena chiarificatrice. Al momento, visto il silenzio assoluto a cui si sono consegnati tutti i protagonisti della vicenda,
la situazione rimane aperta a ogni soluzione.

Dopo le parole pronunciate dal tecnico bianconero successivamente alla sconfitta nei quarti di ritorno di Champions League contro l'Ajax ("Resto alla Juve, l'ho già detto al presidente) e subito dopo dallo stesso Agnelli ("Champions obiettivo del prossimo anno con Max in panchina"), tanto altro è successo. Da allora, secondo i rumors, il Psg si è fatto avanti con Allegri, proponendogli un triennale da 15 milioni a stagione, e come conseguenza intorno alla Juve sono cominciati a circolare i nomi dei possibili sostituti, tra tutti quello dell'ex Antonio Conte (trattativa stoppata da Agnelli). Poi Deschamps, Pochettino e il sogno Guardiola.

Ma a mettere un grosso punto di domanda sul futuro di Allegri è stata la dichiarazione fatta dal vicepresidente Pavel Nedved prima della gara dell'Olimpico contro la Roma: "Chi vivrà vedrà", la sua risposta alla domanda sul futuro del tecnico bianconero. Non solo. Nedved ha portato alla luce le divergenze tecniche con Max: "La rossa è di valore assoluto". Mentre il tecnico, dal canto suo, "ha già le idee chiare del cosa fare". Idee chiare che presuppongono l'innesto di rinforzi di livello (un difensore, un centrocampista e un attaccante) per aumentare ulteriormente il potenziale della squadra sulla scia di Cristiano Ronaldo.

Le ultime parole di Andrea Agnelli pronunciate lunedì a Stresa ("Allegri rimane, poi dipende da lui") gettano un po' di ottimismo sull'esito del prossimo faccia a faccia. Allegri ha un contratto in scadenza nel 2020: chiede un triennale con un aumento dai 7,5 milioni netti all'anno ad almeno 10. Sarà stato accontentato? Tanti i nodi da sciogliere, tra cui anche il suo ruolo e il destino di alcuni giocatori. Dybala, ad esempio. 

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