Andrea Agnelli presidente dell'Eca. De Laurentiis capo del marketing

E' il primo italiano a ricoprire questa carica. Anche AdL al vertice

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Andrea Agnelli è il nuovo presidente dell'Eca, l'associazione dei club europei principale interlocutore dell'Uefa nata nel 2008. L'elezione del presidente della Juve segna un momento storico per il nostro calcio. Il numero uno bianconero è infatti il primo italiano a ricoprire questa carica e ad entrare nella "stanza dei bottoni". All'European Club Association, Andrea Agnelli raccoglie la pesante eredità di Karl-Heinz Rummenigge. Un ruolo di primo piano all'Eca anche per Aurelio De Laurentiis che è stato nominato capo del settore marketing.

I 220 club più importanti d'Europa hanno scelto dunque il loro leader. Il presidente della Juve ha sbaragliato la concorrenza di Jiménez, Gerlinger, Gazidis e Aulas. Un'elezione quasi annunciata e al tempo stesso una conquista politica importante. Con Agnelli numero uno dell'Eca, infatti, un italiano diventa il principale interlocutore dell'Uefa e la controparte delle federazioni. Un ruolo di grande rilievo, che conferisce a tutto il movimento un peso più rilevante in termini di decisioni e scelte strategiche negli equilibri del pallone mondiale.

Anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è salito ai vertici dell'Eca assieme ad Andrea Agnelli: il patron del club partenopeo ha ottenuto il ruolo di capo del marketing (charmain del working group marketing, l'esatta dicitura) nell'ambito dell'Eca. Un importante punto di partenza per rilanciare, almeno in questo settore, il calcio italiano in seno all'organismo europeo.

Subito dopo l'elezione, Agnelli ha mostrato grande soddisfazione e spiegato a grandi linee quale sarà il suo contributo all'Eca. "E' un onore essere stato nominato a questa presidenza, è un'occasione di responsabilità e confronto per lo sviluppo del calcio professionisico - ha spiegato il presidente della Juve -. Abbiamo buonissime relazioni con Uefa e Fifa, dobbiamo definire un'agenda di priorità da affrontare congiuntamente per sviluppare ancora di più questo gioco". "Rummenigge ci ha raccomandato di svolgere questo ruolo con passione per poter migliorare sempre di più - ha aggiunto -. E' un uomo che mi ha migliorato, come persona e come dirigente. Svilupperemo ancora di più il calcio migliorandolo".

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