Spalletti: "A Bergamo ho sbagliato le scelte. Il risultato dice questo. Ma anche il Barcellona ha perso..."

Il tecnico dopo il clamoroso ko: "Non si è riusciti a giocare. E anche il martedì europeo è stato pesante, per noi e i blaugrana"

  • A
  • A
  • A

Il giorno dopo di Luciano Spalletti. La memorabile botta nerazzurro-atalantina fa ancora (molto) male, e cercare il filo conduttore che spieghi una caduta così repentina e dura, è un discorso complesso. Lo si capisce dalle parole del tecnico, a Coverciano, fra le quali è difficile capire come è perché l'Inter sia caduta a quel modo, e come possa cancellare la sindrome da successo/insuccesso che la insegue. Non da oggi.

Rumori e dispiacere, stupore e quant'altro dopo il ko bergamasco. Spalletti questi rumori se li sente addosso: "Dipende da chi vengono questi rumori... Quelli a strisce nerazzurre sono di dispiacere, perché dopo sette vittorie consecutive avevamo abituato i nostri tifosi ad un comportamento differente. Questa partita dice che i black-out sono diradati, non scomparsi; rimane un difetto, dobbiamo impegnarci e metterci l'anima. Ho imparato a stare dentro a situazioni così, che possono capitare. L'analisi parte da me, se ho fatto il mio lavoro in maniera corretta. In base a come è andata vedo scelte sbagliate; il risultato della partita dice questo, ma non posso andarci in fondo. Va vista quella che è stata l'emotività, il dispendio mentale e fisico di martedì che ha pesato per noi come per il Barcellona, che ha fatto una prestazione sotto livello".

"Se non hai qualità nel gioco diventare una squadra di rango è complicato". Così Spalletti nel corso del dibattito tecnico tra gli allenatori all'Auditorium di Coverciano, in occasione della Panchina d'Oro. "Poi qualche volta serve anche buttarla lunga la palla, come ieri nel caso della nostra partita con l'Atalanta che ci ha aggredito e non si è riusciti a giocare", ha aggiunto. 
"Anche ieri si è visto che si fa fatica a mantenere un livello di concentrazione importante e non è facile. Quando si chiede ai giocatori di essere troppo attenti e troppo continui in termini di attenzione, perdono di creatività", dichiara ancora il tecnico nerazzurro secondo cui "quando si fa questo lavoro, bisogna imporsi e cercare di essere un punto di riferimento. E' fondamentale essere credibili, convincerle i giocatori di essere uno che può gestire una situazione. Ti devono riconoscere come quello che indica la strada". 

"Poi se cerchi di fare il tuo gioco e gli altri ti montano addosso come ha fatto la squadra di Gasperini che non ci ha permesso di palleggiare, devi trovare un'altra soluzione. E se perdi, vieni via e gli fai i complimenti".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti