ANNO DA DIMENTICARE

Lukaku, l'annus horribilis è finito: ora caccia al rilancio nel 2023 con l'Inter

Con l'eliminazione al Mondiale si chiude un anno no: infelice al Chelsea, gli infortuni all'Inter e la delusione con il Belgio

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Romelu Lukaku manda in soffitta un 2022 da dimenticare. Prima la parentesi infelice al Chelsea, poi il passaggio all'Inter e gli infortuni, per finire con la clamorosa eliminazione dal Mondiale in Qatar, con tanto di lacrime e pugni alla panchina per la delusione. Ora Big Rom, dopo qualche giorno di riposo, dovrà mettersi sotto agli ordini di Inzaghi per svoltare la stagione e ritrovare se stesso. Il 2023 dovrà essere l'anno del rilancio di un campione che non riesce più a ritrovarsi.

Il 2022 di Lukaku è cominciato con la maglia del Chelsea, dopo il clamoroso trasferimento dell'estate prima. Con il passare dei mesi, però, il rapporto con l'allora manager Thomas Tuchel si è fatto sempre più difficile e per il gigante belga sono arrivate tante panchine e pochi gol. Solo tre nelle 18 gare di Premier League disputate (due contro il Wolverhampton e uno con il Leeds), altrettanti in FA Cup mentre in quattro gare di Champions (gli ottavi con il Leeds e i quarti con il Real Madrid) solo 42 minuti giocati senza segnare. L'unica gioia di questo annus horribilis per Lukaku è arrivata dal Mondiale per Club, con due gol decisivi (in semifinale e in finale).

L'estate con il tanto desiderato ritorno all'Inter aveva dato nuova linfa a Lukaku, desideroso di lasciarsi alle spalle l'esperienza negativa londinese. Un gol decisivo con il Lecce e un assist con lo Spezia nelle prime due giornate il suo biglietto da visita, ma dopo il match perso con la Lazio l'inizio del calvario. Siamo a fine agosto e Big Rom è costretto ai box per una lesione al bicipite femorale. Non sembra nulla di particolarmente grave, ma il tempo passa, i compagni perdono qualche gara di troppo e non ci sono segnali di un rientro. Addirittura prima di lui fa il suo ritorno in campo Calhanoglu, che si è infortunato nello stesso punto ma un mese dopo. Dopo quasi due mesi di assenza e aver saltato 12 partite (8 di campionato e 4 di Champions), Lukaku sembra vedere la luce in fondo al tunnel: 7 minuti con gol contro il Viktoria Plzen, ma la ventina di minuti successivi contro la Sampdoria gli costano la ricaduta.

Inzaghi lo perde nuovamente e per Lukaku comincia la lunga rincorsa al Mondiale, dove arriva in condizioni fisiche precarie. Niente debutto con il Canada, 9' contro il Maroccoe e il secondo tempo contro la Croazia. Meno di un'ora di gioco. Un Mondiale nato già sotto una cattiva stella è così finito addirittura peggio, con una clamorosa eliminazione al primo turno. La sua stagione in pratica non è mai iniziata e ora Inzaghi lo aspetta a braccia aperte per la ripartenza a gennaio. A San Siro arriverà subito il Napoli, il classico ultimo treno per lo scudetto.

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