VERSO MILAN-INTER

Inter, Inzaghi verso il derby: "Sarà deciso dagli episodi, sul mercato lavorato benissimo"

Il tecnico nerazzurro parla alla vigilia della stracittadina: "Vediamo come sta Bastoni, devo scegliere chi in coppia con Lautaro"

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Simone Inzaghi si prepara ad affrontare il primo derby stagionale. In un San Siro da tutto esaurito il tecnico dell'Inter sfiderà i cugini rossoneri orfano dell'infortunato Lukaku e con qualche dubbio di formazione: "Devo valutare Bastoni, poi scegliere chi farà coppia con Lautaro e chi giocherà sulle fasce - le sue parole in conferenza -. Sarà una partita equilibrata e decisa dagli episodi, dovremo essere bravi a portarli dalla nostra parte. Il mercato? La società ha lavorato benissimo. È stata una sessione positiva a livello finanziario e la squadra è molto competitiva".

LA CONFERENZA DI INZAGHI

Sul Milan

"I duelli individuali saranno molto importanti. Sappiamo tutti cosa rappresenta un derby per la società e per i tifosi, la squadra ci arriva bene, ha recuperato mentalmente e fisicamente dalla partita di martedì, sarà un match molto importante".

Sul derby di ritorno dell'anno scorso

"L'anno scorso ne abbiamo giocati tanti, l'ultimo lo abbiamo vinto 3-0 e ci ha permesso di vincere un trofeo. Certo, sappiamo quello che è successo nel derby di ritorno di campionato, ma un derby non ha bisogno di essere caricato. Tutti hanno voglia di giocarlo. Si incontrano due squadre forti, con i propri principi di gioco. Sarà una partita equilibrata, decisa dagli episodi. Dovremo essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte".

Sugli altri derby della passata stagione

"Sono stati tutti equilibrati e giocati bene, serve grandissima personalità e la mia squadra ne possiede parecchia. Servirà cattiveria e determinazione perché sono partite molto sentite".

Sul mercato

"È l'Inter che mi piace, la società ha lavorato benissimo, trattenendo giocatori importanti sapendo che c'erano dei paletti da rispettare. Le sessioni fatte con me allenatore sono state tutte positive a livello finanziario e la squadra è competitiva, come dimostrato l'anno scorso e come dimostreremo quest'anno".

Su Lukaku

"Speriamo di recuperarlo prima della sosta. Ci vorrà un po' di tempo, ma il nostro staff medico sta facendo di tutto per mettercelo a disposizione il prima possibile. Ogni squadra deve essere pronta alle evenienze di infortuni muscolari o traumatici".

Sulla forza della sua Inter

"Lo dirà il campo se è la squadra più forte che io abbia mai allenato. Sicuramente il mercato è stato molto intelligente, con un mix di giovani ed esperti che potranno darci un grandissimo aiuto da qui alla fine".

Sulle critiche ricevute

"L'ho detto dopo la partita con la Cremonese, si è parlato tantissimo del ko con la Lazio perché siamo l'Inter e le nostre sconfitte fanno discutere, ma comunque abbiamo nove punti in quattro partite. Possiamo sempre migliorare e cercheremo di farlo di partita in partita da qui a novembre".

Su Acerbi

"Ha tantissima esperienza, ha già lavorato con me, conosce i metodi miei e del mio staff. È un nazionale e sarà di grande aiuto, può fare sia il centrale sia il braccetto, poi sarà utile anche fuori dal campo come lo è stato Ranocchia. Andrea ci ha dato una grande mano in certi momenti della stagione, è stato preziosissimo per i nostri successi".

Su Bastoni e le scelte di formazione

"Manca l'allenamento di oggi e il risveglio muscolare di sabato mattina. Bastoni non era al 100 per cento già prima della Cremonese, aveva avuto un rialzo febbrile, però mi aveva dato disponibilità, anche se io ho preferito fare altre scelte. In questi due giorni ha avuto ancora un'indisposizione, ma oggi tornerà in gruppo e dovrò valutarlo. Come dovrò fare in attacco: senza Lukaku, saranno in tre e Lautaro è rimasto in panchina all'inizio contro la Cremonese, quindi dovrò scegliere il suo partner sapendo che Correa ha fatto benissimo e ha segnato, Dzeko ha fatto un lavoro straordinario e mi è dispiaciuto che non abbia segnato. Anche sulle fasce devo scegliere: spero che Bastoni possa essere arruolabile, saremo 19 giocatori di movimento più tre portieri".

Su Gosens

"Il giocatore è al 100 per cento nel progetto Inter, l'anno scorso è rimasto fermo sei mesi e sta lavorando con grande voglia. In questo momento sto preferendo farlo entrare, per domani vediamo: posso scegliere tra lui, Dimarco o Darmian".

Sulla Cremonese

"Venivamo da tre giorni in cui si era parlato troppo della sconfitta di Roma. Volevo una reazione dalla squadra e c'è stata, perché abbiamo fatto una partita seria contro un avversario che ha raccolto meno di quanto meritato fin qui".

Sui contropiedisti del Milan e le eventuali contromosse

"Analizziamo le partite di volta in volta, però penso che la differenza in partite del genere la facciano l'atteggiamento e le motivazioni. Siamo la stessa squadra che l'anno scorso è rimasta otto partite senza prendere gol, a prescindere dall'avversario. La condizione deve crescere e poi quando si subisce gol non starei a parlare solo dei tre difensori, ma dell'atteggiamento dell'intera squadra".

Sulle motivazioni dopo i festeggiamenti rossoneri dell'anno scorso

"Ognuno fa quello che crede e quello che vuole. Io, personalmente, ricordo le due serate con i due trofei davanti ai nostri tifosi e l'abbraccio del nostro pubblico all'ultima giornata, quando ci hanno applaudito per la stagione fatta".

Sulla favorita per lo scudetto

"Si sono rinforzate tutte le nostre avversarie e abbiamo visto quanto sia difficile vincere. Partite sulla carta facili non si sono dimostrate tali: siamo sei-sette squadre, tutte quante con un obiettivo in testa, vincere. Una soltanto potrà farlo, le altre arriveranno nelle posizioni che contano".

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