Inter, contro il Chievo last call per Joao Mario e occasione per Ranocchia

Per Spalletti la possibilità di testare la profondità della sua rosa

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C'è il Chievo alle porte. C'è una sfida che per l'Inter non è mai stata tradizionalmente facile, al di là del risultato in sè. Basta ricordare come andò l'anno passato, il ko al Bentegodi all'andata e la vittoria maturata solo nei minuti finali nel ritorno a San Siro, dopo un forcing pazzesco. Quella di domenica è una partita che ora permetterà a Spalletti di testare la profondità della sua rosa, di valutare la tenuta dei titolari e verificare la voglia di emergere dei "panchinari".

Per la prima volta dopo un paio di mesi, l'Inter si ridisegna sul campo discostandosi da un undici divenuto quasi una filastrocca: con le assenze forzate degli squalificati Miranda e Gagliardini e il forfait per infortunio di Vecino (c'è chi ritiene che l'uruguagio proverà a forzare i tempi, ma visto l'impegno successivo con la Juve pare un rischio troppo elevato), i protagonisti in campo cambiano.

Detto che Brozovic partirà finalmente da titolare, l'occasione vera è quella concessa a Joao Mario che non inizia dal primo minuto dallo scorso settembre (a Bologna). Il croato andrà ad affiancarsi a Borja Valero, arretrato davanti alla difesa, e il portoghese sarà così chiamato a giostrare da trequartista alle spalle di Icardi: una sorta di last call, di ultima chiamata, in vista anche di un mercato di gennaio che potrebbe-dovrebbe vederlo protagonista.

Dal centrocampo alla difesa. Il ritorno di Ranocchia pare scontato: difficile che Spalletti gli preferisca D'Ambrosio, adattando l'esterno al ruolo di centrale, più probabile invece che quello con il Chievo sia considerato il test migliore per valutare la "ripresa" dell'ex capitano nerazzurro. In coppia con Skriniar, una chance da non fallire. Per sè e per quest'Inter con vista sulla vetta della classifica.

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