Questa volta non c'è stata storia. Anche lontano dal contestato San Paolo il Napoli di Sarri ha saputo ingranare la marcia giusta ed espugnare la bollente Pepsi Arena disputando una partita di carattere e concentrazione. Pochissimi i pericoli corsi, decisamente di più le occasioni create soprattutto dopo il vantaggio scacciapensieri di Mertens. Il cammino europeo, turnover applicato, viaggia serrato con due vittorie nel gruppo D, sette gol fatti e zero subiti. Un avviso ai naviganti.

L'avversario, va detto, si è rivelato poca cosa. Il livello tecnico non eccelso è stato poco sopportato dal ritmo sempre piuttosto blando che ha consentito al Napoli di controllare la partita riducendo al minimo i pericoli per la porta di Gabriel. Nel primo tempo però l'imprecisione del palleggio partenopeo ha permesso al Legia di restare ancorato al pareggio con il destro a colpo sicuro di David Lopez respinto dalla difesa sulla linea come unico preoccupante sussulto.

Preoccupazione spazzata via in otto minuti nella ripresa da Mertens, al terzo gol in due partite dopo la doppietta al Bruges, bravissimo a capitalizzare di testa un inserimento centrale su cross con contagiri di Callejon. In svantaggio, la squadra polacca ha alzato ritmo e baricentro inserendo qualità - evanescente - con Duda e Nikolic, ma rendendosi pericolosa solo su corner con una "autotraversa" colpita da Maggio. Negli spazi concessi nell'ultima mezz'ora all'attacco del Napoli ha sguazzato Allan, bravissimo a crearsi i presupposti del raddoppio e altrettanto preciso nel vanificarli incredibilmente davanti al portiere in almeno due occasioni. Letale, come sempre, Higuain che a cinque minuti dal termine si è inventato un destro dal limite all'incrocio dei pali da fuoriclasse.

Un successo importante, quello del Napoli, per il morale della ciurma, anche di chi in questo inizio di stagione ha giocato un po' meno. Il turnover imposto da Sarri senza cinque titolarissimi questa volta non ha portato in dote scherzi, anzi, ha consegnato sul viaggio di ritorno quella vittoria esterna che mancava dall'aprile scorso. Col Midtyilland sarà spareggio, in positivo, per decidere chi sarà la squadra da battere nel girone.

Callejon 7 - Non segna, ma fa segnare. E va bene lo stesso. Pur non firmando il tabellino è l'uomo che spacca la difesa polacca coi suoi tagli continui dietro la difesa. Uno porta all'assist vincete per Mertens, gli altri lanciano Allan in porta.

Allan 6,5 - Fare gol non è il suo mestiere e lo ha dimostrato. Tutto il resto però è di gran qualità e se davanti al portiere dopo sgroppate di quaranta metri in campo aperto perde lucidità, va anche compreso.

Duda 5 - Lui e Nikolic (5) erano gli spauracchi della vigilia. Acciaccati, entrano nella ripresa. Lo riporta il tabellino, perché in campo la loro presenza non si vede.

Higuain 7 - Chi si fa notare è il Pipita. Entra, trotta un paio di volte e insegna ad Allan come si infila l'incrocio dei pali dal limite dell'area senza battere un ciglio. Fuoriclasse

LEGIA VARSAVIA-NAPOLI 0-2
Legia (4-2-3-1): Kuciak 6; Bereszynski 5,5, Lewczuk 6, Rzezniczak 5, Brzyski 5,5; Jodlowiec 5,5, Pazdan 5 (44' st Makowski sv); Trickovski 5,5 (17' st Duda 5), Guilherme 6, Kucharczyk 5 (17' st Nikolic 5); Prijovic 5,5. A disp.: Malarz, Vranjes, Saganowski, Bartczak. All.: Berg 5,5
Napoli (4-3-3): Gabriel 6; Maggio 6, Chiriches 6,5, Koulibaly 6,5, Ghoulam 6; Allan 6,5 (40' st Chalobah sv), Valdifiori 6, Lopez 6,5; Callejon 7 (32' st Higuain 7), Gabbiadini 6,5, Mertens 7 (27' st El Kaddouri 6). A disp.: Reina, Strinic, Albiol, Jorginho. All.: Sarri 6,5
Arbitro: Koukoulakis (Grecia)
Marcatori: 8' st Mertens, 39' st Higuain
Ammoniti: Rzezniczak (L)
Espulsi: nessuno