Zidane: "Con la Roma sarà dura"

Il tecnico alla vigilia del ritorno degli ottavi: "Più che il momento della Roma mi preoccupano i miei giocatori"

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Con Bale e Marcelo, forse con Kroos, ma senza Benzema. E' questo il Real Madrid che attende al Bernabeu la Roma, nel ritorno degli ottavi di Champions. Zidane sa che non sarà facile, ma le preoccupazioni sono tutte interne: "La Champions è il nostro obiettivo, ma dobbiamo solo concentrarci sulla partita con la Roma, che sarà difficile. Più che il loro momento di forma mi preoccupano i miei giocatori".

Zidane non ha ancora deciso se schiererà un 4-4-2 o un 4-3-3 con Bale e Ronaldo, oltre ad uno tra Vazquez o il giovane Mayoral. Il Real sta attraversando un momento non semplice, nonostante il 7-1 in campionato con il Celta. Ci sono alcuni tifosi che fischiano, con insistenza, anche Cristiano Ronaldo: "Qualcuno vorrebbe vendere Cristiano Ronaldo? Di certo non io, che sono il suo allenatore e lo vorrei sempre in squadra".

I CONVOCATI DI ZIDANE PER REAL-MADRID-ROMA
Keylor Navas, Casilla, Rubén Yáñez; Varane, Pepe, Ramos, Marcelo, Carvajal, Danilo; Kroos, James, Bale, Casemiro, Kovacic, Modric e Isco; Cristiano Ronaldo, Lucas Vázquez, Jesé.

Intervistato in esclusiva da Carlo Landoni per Premium Sport, Zidane ha approfondito diversi temi in vista del match con la Roma: "I giallorossi stanno giocando benissimo, hanno vinto 7 partite di fila e questo significa qualcosa. Abbiamo vinto l'andata ma nel calcio non puoi mai essere tranquillo".

I fischi a Cristiano Ronaldo sembrano qualcosa di incredibile: "La gente viene a vedere la partita e può fare quello che vuole, anche a me hanno fischiato: quello del Real è un pubblico che chiede tanto ai giocatori. Cristiano ha fatto 350 gol e viene fischiato ma può essere anche un bene per i giocatori che si sentono sempre motivati a non mollare mai".

"Se ci sono più pressioni da giocatore o da mister? Più come allenatore perché in campo dipendeva più da me e da quello che potevo fare con la palla. Da fuori invece si soffre di più ma sono molto contento di quello che faccio adesso". Il clima in casa Real sembra però una polveriera: "Non è vero, il nostro ambiente è fenomenale, la squadra sta bene, il gruppo è unito e sono contento. Senza la Champions sarebbe una stagione fallimentare? La Champions c'è, e noi dobbiamo pensare solo a questo, siamo ancora in corsa. Poi penseremo alla Liga.

Infine una chiosa su Pogba: "Lui mio erede come io lo sono stato di Platini? Platini è stato Platini, Zidane è stato Zidane e lui deve fare il Pogba. Io a Torino sono cresciuto molto come giocatore e come persona e quindi la Juve resterà sempre nel mio cuore. Se vorrei allenare Pogba? Vediamo, è un grandissimo giocatore e sono contento per quello che sta facendo".

Cambierà modulo?
"Si può cambiare, posso cambiare o fare lo stesso. L'idea è di avere una squadra molto offensiva".

Con la Liga ormai persa, la Champions è l'unico obiettivo. È uno stimolo o aumenta la pressione?
"Gestiamo bene questo aspetto. L'unica cosa alla quale pensiamo è quella di vincere la partita. Perché tanti pensano che sarà un match facile, ma non lo è. Sarà difficile. E dovremo giocare bene e vincere".

James sta bene fisicamente?
"Non è un suo problema, è un giocatore che si impegna e che si allena bene. L'importante è che dia tutto in campo, io gli chiederò sempre tanto perché è un grandissimo talento, ma lo chiedo a tutti. Lui sta migliorando".

Ma sa che ci sono alcuni tifosi che vorrebbero che Ronaldo venisse ceduto dal Real Madrid?
"Io no! Perché sono l'allenatore e voglio Cristiano nella mia squadra. I fischi... Anche io sono stato fischiato. Il pubblico chiede di più ai giocatori e questo può essere positivo, perché i nostri possono essere spinti a fare di più. Lo stadio è sempre pieno, vuol dire molto".

Siete obbligati a vincere la Champions...
"L'unico obbligo che abbiamo è quello di battere la Roma... Dopo penseremo al prossimo match di Liga. Non penso al fatto che la stagione sia positiva o negativa, mi concentro giorno dopo giorno".

La Roma arriva da una striscia di sette vittorie consecutive.
"È una buona squadra, ma mi preoccupano di più i miei giocatori. Sappiamo tutti che sarà un match difficile, i giallorossi hanno attaccanti molto forti".

Marcelo non è stato convocato dal Brasile.
"Ma è a disposizione per la partita, con noi è pronto per giocare. Posso dire solo questo, poi sulla convocazione in nazionale decide il ct".

Utilizzerà ancora il giovane Borja Mayoral?
"Ha giocato tre partite con una intensità incredibile. È un giocatore del Castilla, ma è molto importante per il gruppo. Ha personalità e voglia, ma dobbiamo andarci coi piedi di piombo perché è giovane. Deve fare un passo dopo l'altro, non sarà tra i convocati".

Bale?
"È pronto per giocare, questo è l'importante. Non so se giocherà lui o Lucas Vazquez o entrambi. Chi gioca deve essere concentrato e pronto. Lo schema è semplice: dovremo difendere bene in non possesso e essere pericolosi quando attaccheremo. Sarà difficile decidere la formazione, ma è meglio avere tutti a disposizione".

La Champions è qualcosa di speciale?
"Uno diventa allenatore per vivere partite come questa. Non si può spiegare a parole".

Il caso Totti: un commento.
"È un grandissimo giocatore e penso sempre lo stesso di lui. Ha avuto una carriera meravigliosa. Ora sta attraversando un momento difficile, ma ogni volta che gioca incanta. Sui suoi minuti in campo decide il suo allenatore".