VERSO INTER-BARCELLONA

Inter, Conte: "Messi o non Messi, dobbiamo dare più di quanto abbiamo"

Il tecnico nerazzurro: "Contro il Barcellona non recuperiamo nessuno, anche Asamoah fuori"

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"Tutto in una notte, pronti!": così l'Inter chiama oggi il popolo nerazzurro a San Siro per la sfida di domani sera contro il Barcellona. Dentro o fuori, appunto. Nel mirino gli ottavi di Champions, una vittoria per essere padroni del proprio destino, ma potrebbero essere sufficienti anche un pareggio o addirittura una sconfitta, l'importante è fare lo stesso risultato del Dortmund impegnato in casa con lo Slavia Praga. E San Siro sarà stracolmo, con il record di incasso più alto di sempre della storia del calcio italiano.

"Messi o non Messi (il Barcellona non lo ha convocato, ndr) tocca a noi" ha dichiarato il tecnico nerazzurro a Sportmediaset. "Dallo stadio mi aspetto tanta energia positiva: i nostri tifosi saranno necessari per perseguire tutti assieme il traguardo. Dovremo dare il massimo per guadagnarci il pass agli ottavi, non dovremo avere recriminazioni, sapendo anche che con squadre così anche dare il massimo a volte può non bastare. Sarebbe sicuramente una cosa importante, questo è ovvio, importante per il club e anche per tanti di noi visto che non abbiamo una grande esperienza in Champions. E mi ci metto pure io, visto che sono alla mia quarta Champions da allenatore". Nessun recupero in vista: "No, e pure Asamoah esce dalla lista dei convocati per il solito problema al ginocchio".

LA CONFERENZA STAMPA DI ANTONIO CONTE

Buongiorno Conte: quella con il Barcellona è la partita più importante da quando è all'Inter?
“Sicuramente è una partita importante, ci giochiamo il passaggio del turno e la qualificazione, in un momento molto delicato per noi. Se riavvolgiamo il nastro si era parlato di un girone difficile per via della squadre presenti, il fatto di essere ancora in corsa e di essere arrivati a giocarci la qualificazione in casa contro una grandissima squadra, ci deve dare grande soddisfazione, grande orgoglio. Vincendo o facendo lo stesso risultato del Dortmund andremmo avanti, una cosa importante per noi, per tutto il gruppo".

Crede che anche un Barcellona già qualificato e già sicuramente primo possa essere pericoloso anche in caso di massiccio turnover?
"Stiamo parlando di una delle più forti al mondo, con una rosa di giocatori molto forti. Sono tra le 4-5 che partono con l'obiettivo di vincere tutto e se questo è l'obiettivo la rosa deve essere composta da 20 giocatori tutti molto forti. Penso che da parte del Barcellona ci sia la serenità del primo posto ma anche la serenità di giocarsi la partita senza grande pressione e questo può essere un aspetto positivo, perché la pressione può appesantire le gambe e crearti dei problemi. Detto questo dobbiamo pensare a noi, ad affrontare la gara nella giusta maniera. Dirò ai ragazzi di non avere recriminazioni a fine partita, anche se a volte contro squadre così non basta dare tutto".

Quale potrebbe essere l'obiettivo per l'Inter, se dovesse andare avanti?
"Viviamo alla giornata, mi sono posto l'obiettivo di arrivare a Natale al meglio possibile. Domani affrontiamo il Barcellona, non l'ultima delle squadre. Lo affrontiamo in casa nostra con la possibilità di andare al prossimo turno. Questo ci deve dare entusiasmo e stima. Capisco che ci darà anche un po' di pressione ma questa squadra ha bisogno di fare degli step come questo. E' importante andare avanti passo dopo passo".

Rispetto alla gara di andata quando pur perdendo avete giocato un'ottima partita siete più forti e maturi?
"Sono passati due mesi, per cui la squadra ha affrontato altre partite, abbiamo avuto altri step di crescita. A Barcellona giocammo una grandissima partita con coraggio e voglia, poi loro vinsero con delle giocate importanti. E' passato del tempo, siamo cresciuti sotto alcuni aspetti. Cambieranno gli interpreti perché ci sono degli infortuni già da un po'. E' inevitabile che prepareremo la partita cercando di esaltare i nostri pregi e le caratteristiche dei calciatori che dovranno andare in campo domani, cercando di contendere i loro di pregi. Sappiamo che la partita sarà difficile, ci saranno momenti in cui soffriremo. Se pensiamo di non soffrire il loro palleggio siamo degli stolti. Dovremo essere bravi e coraggiosi nel creare loro problemi quando abbiamo la palla".

Arrivate alla partita con grandi risultati, in un ottimo momento psicologico, ma anche con delle defezioni importanti. La spinta mentale può compensare le assenze numeriche?
"E' una situazione che stiamo vivendo da un po' ti tempo. Come ho detto in precedenza l'aspetto positivo è che tanti ragazzi stanno crescendo e si stanno responsabilizzando ancora di più. Stanno crescendo proprio come singoli per cercare di colmare la difficoltà che stiamo avendo a livello di rosa. Mancano tre partite alla sosta di Natale, c'è l'entusiasmo giusto. Anche questo mini-ciclo lo stiamo facendo nella giusta maniera. Dobbiamo continuare così e cercare di dare tutto e anche qualcosa in più. Per la partita di domani dobbiamo sapere che è una di quelle senza un seguito, se non dovessimo vincere o ottenere lo stesso risultato del Dortmund. Questo ci deve dare entusiasmo e voglia, sapendo che sarà molto difficile ma che le difficoltà forgiano e ci devono esaltare".

Dopo la partita del Camp Nou lei si arrabbiò molto con l'arbitro parlando di mancanza di rispetto. Quello che sta facendo l'Inter farà sì che domani non succeda più?
"A prescindere da quanto successo all'andata io chiedo sempre rispetto per me e i calciatori. E' inutile tornare indietro, bisogna sempre guardare avanti. Cerchiamo di guardare a domani, è la cosa più importante per noi. Sarà un'altra partita. Cerchiamo di essere concentrati sull'obiettivo, che è la partita. Dare il massimo e passare il turno. Il resto verrà da sé".

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