Champions, Guardiola furioso con l'arbitro. Ma è l'ennesimo euroflop

Nel 2016 dopo Juve-Bayern disse: "Non ci si lamenta quando si perde"

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È diventata una straordinaria normalità. Guardiola fuori dalla Champions, una tendenza che parte dal 2012 e - con la pausa dell'anno sabbatico del 2013 - si ripropone ogni anno, con più o meno fragore. Dal Barcellona si era congedato con l'eliminazione in semifinale per mano del Chelsea, nel 2012, al Bayern per tre stagioni consecutive era uscito in semifinale: a volte in maniera netta (contro il Real nel 2014 e col Barcellona nel 2015), altre per i gol in trasferta (2016 con l'Atletico). Il passaggio al Manchester City non ha portato fortuna al tecnico catalano: eliminato agli ottavi contro il Monaco nel 2017, fuori ai quarti con il Liverpool.

La partita di Guardiola si è chiusa al 45', dopo che - con il City avanti 1-0 - il direttore di gara spagnolo Antonio Mateu Lahoz ha annullato la rete del 2-0 di Sané. Un abbaglio colossale, perché il tocco che ha liberato il tedesco era chiaramente di Milner del Liverpool, quindi non si trattava di fuorigioco. Guardiola è esploso, e ha protestato con veemenza, fino ad essere espulso. In conferenza stampa non ci è andato leggero con il direttore di gara spagnolo: "Lo conosco dai tempi della Spagna e non mi stupisco. Mi ha cacciato solo perché gli ho detto che il gol era buono". L'analisi di Guardiola è puntigliosa: "Andare sul 2-0 sarebbe stato differente. È diverso se il gol di Salah ad Anfield è in fuorigioco. È diverso se il gol di Gabriel Jesus all'andata è in fuorigioco. In questa competizione le squadre sono così vicine che il peso delle decisioni arbitrali è così importante. L'arbitro Lahoz è un ragazzo speciale. Gli piace essere diverso, gli piace essere speciale. Quando tutti vedono una cosa, lui vede l'opposto. Ci riproveremo l'anno prossimo. Congratulazioni al Liverpool, spero che rappresentino bene il calcio inglese in semifinale".

Parole che non sono passate inosservate, soprattutto alle orecchie attente dei tifosi della Juventus, che ricordano bene nel 2016, quando Pep Guardiola allenava il Bayern, il post-partita degli ottavi di Champions, con i bianconeri eliminati dai bavaresi dopo due partite molto tirate e decise anche da alcune discusse decisioni arbitrali (il direttore di gara era Atkinson: qui la moviola di quel match). Al termine della partita Guardiola aveva risposto così alle domande sull'arbitraggio: "La Juve è troppo forte, è troppo grande, ha una storia importante. Non si può lamentare. Quando si perde si deve andare dall'avversario a stringere la mano. Quando col Bayern abbiamo perso contro il Real Madrid 4-0 abbiamo fatto i complimenti agli altri". Due anni dopo, tutto è cambiato.

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