Psg, Rabiot e il sogno sfumato con la Roma: "Da Totti avrei imparato molto"

Il centrocampista francese elogia anche la Juventus: "Ha quell'esperienza che a noi manca ancora"

  • A
  • A
  • A

Adrien Rabiot adora l'Italia e due anni fa voleva davvero andare alla Roma. Il centrocampista del Paris Saint Germain lo ha confermato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Pensavo che la Roma fosse la squadra ideale per crescere, imparando da giocatori importanti come Francesco Totti, che è stato un esempio per tutto il mondo del calcio. La Roma mi avrebbe permesso poi di fare un'ulteriore salto di qualità. Ma è andata diversamente".

Il 22enne francese non pensa che la Serie A sia sottovalutata: "Il vostro campionato sta di nuovo acquisendo importanza. Lo dimostra anche il percorso della Juventus in Champions League".
Proprio i bianconeri sono fonte di ispirazione per i parigini in Europa: "La Juve ha quell'esperienza che forse a noi, inseriti tra i favoriti, manca un po'. E si sono rinforzati bene, anche col mio ex compagno Matuidi".
Rabiot è titolare al fianco di Verratti e Motta, due compagni che stima tantissimo: "Thiago non perde mai la calma, gioca a testa alta e ha una straordinaria visione di gioco. Marco si proietta facilmente nell'avversaria e ha un'ottimo lancio. Mi piace l'idea di rappresentare una sintesi dei due". Anche se gli idoli si chiamano Zinedine Zidane e Steven Gerrard: il primo per la straordinaria carriera; il secondo per la capacità di trascinare la squadra e l'essere diventato una bandiera al Liverpool.

La stessa cosa potrebbe accadere con il Psg, per questo non c'è fretta di rinnovare il contratto, in scadenza a giugno 2019. Di sicuro in questi due anni il Duca, come lo chiamano i tifosi, potrà godersi il campo insieme ai nuovi arrivati Neymar e Mbappé: "Ney è un fenomeno e ce ne eravamo accorti quando ci ha battuto praticamente da solo al ritorno degli ottavi di Champions al Camp Nou. Kylian sta confermando di avere un grandissimo talento e ha un grande futuro davanti".
Infine, ancora a proposito di Italia, Rabiot ha voluto ringraziare Carlo Ancelotti, che cinque anni fa lo portò in prima squadra assieme a campioni del calibro di Zlatan Ibrahimovic: "Mi spiace che il mister sia stato esonerato dal Bayern Monaco. Rimane un grande allenatore e un grande uomo. Lui è stato il primo a credere in me e mi ha fatto capire che avevo il potenziale per impormi, nonostante fossi molto giovane. Nonostante i due litigi con Ibra, siamo rimasti in buoni rapporti perché a lui piacciono i tipi di carattere". 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti