Premier League: il Tottenham soffre ma vince, esordio travolgente per il Manchester City

Spurs sotto in casa con l'Aston Villa fino al 73', poi Ndombele e Kane firmano il 3-1. Per il City 5-0 in trasferta sul West Ham (tripletta di Sterling)

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Tottenham e Manchester City rispondono al Liverpool. Gli Spurs piegano in casa con mille fatiche un coriaceo Aston Villa: ospiti avanti al 9' grazie a McGinn, Tottenham a lungo svagato fino al ribaltone degli ultimi minuti, con Ndombele (73') e Harry Kane (86' e 90') che firmano il 3-1 finale. Il City va invece a battere per 5-0 il West Ham al London Stadium: segnano Gabriel Jesus (25'), Sterling (51', 75' e 92') e Agüero su rigore all'86'.

WEST HAM-MANCHESTER CITY 0-5
Se il Liverpool inizia con un poker, i campioni d'Inghilterra partono con una cinquina. Dopo 15 minuti di studio, Mahrez mette paura due volte a Fabianski e fa partire l'azione del vantaggio. L'algerino premia la sovrapposizione di Walker, che sembra andare in motorino rispetto a Cresswell. L'ultimo tocco sul cross del terzino è di Gabriel Jesus: il brasiliano buca Fabianski e al 25' il City ha già risposto al Liverpool di Klopp. A differenza dei Reds, che contro il Norwich si sono fermati solo al quarto gol, il Manchester si siede e respira. Il West Ham, però, non crea pericoli: Haller, nuovo acquisto dall'Eintracht Francoforte, tocca pochissimi palloni, Lanzini e Felipe Anderson sono fantasmi. Così il City torna a fare la gara, De Bruyne combina con il nuovo capitano David Silva e costringe Fabianski alla parata. Prove generali per il raddoppio, che arriva al 51': strappo del belga in contropiede, assist per Sterling e pallone tra le gambe del portiere polacco. Con facilità irrisoria ci sarebbe spazio anche per il tris di Gabriel Jesus a coronamento di un'azione da calcetto, ma il Var annulla per la prima volta un gol in Premier League, per la gioia del London Stadium. Che per poco non esulta ancora: Diop anticipa Ederson, ma il suo colpo di testa finisce alto. Pellegrini, che aveva già mandato in campo Fornals, tenta il tutto per tutto e inserisce Chicharito al posto di Felipe Anderson (fuori per infortunio muscolare), ma Ederson chiude la porta sia al messicano che a Lanzini. Interventi decisivi perché al 75' arriva il tris di Sterling, imbeccato da una palla morbida fantastica di Mahrez. Stavolta il Var convalida. Nel finale arrivano anche le reti di Agüero su rigore (86') e il tris personale di Sterling (92'). Ancora la moviola ci mette lo zampino: l'argentino in teoria avrebbe sbagliato l'esecuzione, ma il Var pizzica Rice che entra in area prima della battuta. Siamo nella nuova era tecnologica, anche in Premier League si abitueranno.

TOTTENHAM-ASTON VILLA 3-1

Sicuramente il pubblico del nuovissimo Tottenham Hotspur Stadium non si aspettava una serata così complessa nell'esordio in campionato, specie visto che a Londra si presentava un Aston Villa che è sì tra i club più blasonati d'Inghilterra, ma è reduce da tre anni nella cadetteria inglese. E invece i Villans spaventano a lungo un Tottenham svagato per più di un'ora, e che solo nel finale evita una figuraccia e trova una vittoria anche ingiusta per le sue proporzioni. Passano 9 minuti e l'Aston Villa passa: Mings lancia un pallone di 60 metri su cui scatta Wesley, che manda a spasso Sanchez. Subentra quindi McGinn, che supera in dribbling Rose e segna un gol sensazionale. Ci si aspetta una reazione del Tottenham, che arriva fino a un certo punto. In particolare è Kane a sembrare completamente fuori dalla partita, visto che nel finale di tempo si crea le prime due occasioni e poi le fallisce miseramente (particolarmente grave la seconda, una conclusione larga a porta spalancata). Un po' meglio la ripresa per gli uomini di Pochettino, comunque lontani parenti della squadra che ha incantato l'anno scorso: in venti minuti è solo Sissoko a sfiorare il gol del pari. Poi al 65' entra in campo Eriksen e cambia tutto: il Tottenham ritrova i suoi automatismi e pareggia al 72' grazie a Ndombele, che segna all'esordio al termine di un'azione lunga e confusa degli Spurs con tocco finale di Kane. E proprio Kane torna a vestire i panni dell'Uragano che tutti conosciamo con un uno-due negli ultimi minuti: il gol dell'86' è frutto di uno svarione di Grealish, poi al 90' arriva anche la doppietta con un colpo di biliardo su servizio di Sissoko. E per lui sono le reti numero 165 e 166 in 254 partite con il Tottenham.

CRYSTAL PALACE-EVERTON 0-0

Parte con un pareggio l'avventura inglese di Moise Kean, in campo per venti minuti nel finale del match di Selhurst Park, che termina senza reti. Impreciso il suo Everton, al cospetto di un Crystal Palace che controlla e che quando attacca fa paura. Prima mezz'ora tutta di marca Toffees, con Sigurdsson pericoloso dopo una manciata di secondi e poi le occasioni di Richarlison, Coleman e Calvert-Lewin. Poi si scuotono i londinesi, che impegnano Pickford con Jordan Ayew e Meyer. Everton ancora pericoloso con Richarlison ma ridotto in dieci uomini dal 76', quando Schneiderlin rimedia il secondo cartellino giallo. Da meno di dieci minuti in campo c'era anche Kean, che nel prosieguo della partita sgomita e prova a rendersi pericoloso in diverse circostanze. Il Palace chiude infatti clamorosamente in difesa nonostante la superiorità numerica, ma alla fine resiste il pareggio.

BURNLEY-SOUTHAMPTON 3-0

Due squadre che hanno lottato a braccetto per la salvezza per tutto lo scorso campionato, concluso con un solo punto di differenza, ma alla prima stagionale al Turf Moor proprio non si vede. Specie nel secondo tempo, in cui il Burnley passeggia su un Southampton che trovatosi in svantaggio crolla senza attenuanti. Grande protagonista del sabato pomeriggio diventa quindi Ashley Barnes, che va a segno al 63' con una splendida conclusione (su cui sono però evidenti le responsabilità del difensore Vestergaard) e si ripete al 70' sfruttando nel migliore dei modi l'assist di Pieter con una conclusione al volo. Al 75' arriva quindi il punto esclamativo grazie a Gundmundsson, autore nella circostanza di una splendida azione personale. E per i Saints questo inizio di stagione è tutto da dimenticare.

WATFORD-BRIGHTON 0-3

Da una salvezza conquistata all'ultimo respiro e per soli due punti a un esordio in campionato con uno squillante 3-0 in trasferta: questa la parabola del Brighton, che sorprende a Vicarage Road un Watford punito oltre i suoi demeriti dopo una partita in cui a mancare è soprattutto la precisione. Non manca anche la sfortuna, come dimostrato all'episodio che sblocca il punteggio al 28': innocuo cross dalla destra, Doucouré anticipa tutti con l'unico risultato di depositare il pallone nella sua porta. Nella ripresa c'è addirittura un doppio salvataggio sulla linea dei Seagulls con Ryan e Dunk, quindi al 65' arriva il raddoppio firmato a porta spalancata da Andone, su iniziativa di Propper dalla corsia destra. Watford in avanti con rabbia e senza precisione nel finale, tanto che al 77' Maupay cala il tris, con conferma del Var dopo i dubbi iniziali.

BOURNEMOUTH-SHEFFIELD UNITED 1-1

Erano dodici anni che lo Sheffield United non si affacciava in Premier League, periodo durante il quale ha trascorso anche sei stagioni in Football League One, la serie C inglese. Era quindi quasi fatale che il primo gol del ritorno nel calcio che conta fosse firmato da Billy Sharp, autore di ben 87 reti nelle ultime quattro stagioni, quelle caratterizzate dalla doppia promozione dei Blades. Splendida partita per lo United, che nel primo tempo non concede alcuna occasione alla quinta stagione consecutiva in Premier League. I padroni di casa si sbloccano quindi al 62' con Mempham, che sfrutta un pallone vagante in area dopo paratissima di Henderson su Wilson. Gli ospiti però non si arrendono e dopo un'azione altrettanto rocambolesca pareggiano all'88' con Sharp. E per il 33enne numero 10 biancorosso, alla terza presenza in Premier League e la prima dopo sette anni, la favola si completa.
 

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