Liverpool-Everton, scintille Klopp-Silva per l'esultanza del tedesco: "Ho chiesto scusa". "Non è vero"

Il tecnico dei Reds ha dichiarato di essersi scusato per la sua corsa, il collega nega: qualcuno mente

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Coda polemica per il derby di Liverpool giocato nel weekend e vinto dai Reds all'ultimo secondo nel modo più incredibile. Il gol di Origi, il primo per lui quest'anno, è arrivato infatti quando mancava soltanto una manciata di secondi al triplice fischio per gentile concessione del giovane portiere dell'Everton e della nazionale inglese, Jordan Pickford, che con una papera ha regalato il pallone all'attaccante belga.

Un modo pazzesco per vincere un derby, un sogno per i tifosi e una scarica di adrenalina per l'allenatore vincente, Jurgen Klopp, che dopo il gol si è letteralmente scatenato partendo in una corsa forsennata dentro il campo conclusa con un abbraccio al portiere Alisson. Un'esultanza spontanea, travolgente, ma forse anche "inappropriata", come ha ammesso lo stesso tecnico tedesco nel post partita.

"Non era nei miei piani, non avevo progettato di correre verso Alisson nel caso in cui avessimo fatto gol - ha ammesso Klopp - Non ho pensato di fermarmi, non ci sarei riuscito. Non è stato corretto, però ormai è successo. Al fischio finale, però, sono andato da Marco Silva e ho chiesto scusa, gli ho spiegato quanto rispetti il suo lavoro e quello che sta costruendo giornata dopo giornata”. Concetto che il tedesco ha ribadito anche in conferenza stampa, per poi essere però clamorosamente smentito dal collega.

L'allenatore dell'Everton, infatti, ha negato tutto, aprendo di fatto il caso: “Non credo che Klopp avrebbe mai potuto pensare di vincerla in questo modo - ha detto dopo la gara - Hanno avuto fortuna, poi non so come lui abbia esultato o cosa abbia fatto, onestamente non l'ho visto. Quanto alle scuse, a me non sono arrivate: non mi ha detto nulla al riguardo”. È evidente che uno dei due non abbia detto la verità. 

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