Liga: Benzema rianima il Real Madrid, 4-1 a Valladolid

Varane, Modric e una doppietta del francese ribaltano una situazione complicata dopo il vantaggio iniziale di Tuhami, manita del Siviglia alla Real Sociedad

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Nella Liga il Valladolid domina interamente il primo tempo contro un Real Madrid inconsistente e passa in vantaggio al 29' con Tuhami, dopo due gol annullati a Guardiola (con relative polemiche) e un rigore sbagliato da Alcaraz. Ma i Blancos tirano fuori l'orgoglio e pareggiano i conti con Varane (34'), prima di ribaltare il risultato nella ripresa con una doppietta di Benzema (51' e 59') e Modric (85'). Il Siviglia torna a vincere con un netto 5-2 sulla Real Sociedad. Vittorie esterne importanti in chiave Europa League per il Valencia (3-2 a Girona) e Betis (1-0 a Vigo). Levante-Villarreal 0-2.

SIVIGLIA-REAL SOCIEDAD 5-2
È la classica vittoria scaccia-crisi, ottenuta con rabbia, figlia di una partita che in parte mostra i soliti campanelli d'allarme, dall'altra l'uscita dal tunnel. Il Siviglia, per un tempo la squadra scialba del 2019 (capace di conquistare solo 5 punti su 27 in Liga), si trasforma nella ripresa e travolge la Real Sociedad con una manita senza appello: 5-2. Gli andalusi nei primi 45' tengono palla in maniera troppo scolastica e vanno a sbattere contro la solidità di una squadra che nelle ultime cinque trasferte, tra campionato e Coppa, è riuscita a tenere la porta inviolata per quattro volte. O meglio, era. Perché al 25' Promes crossa per Sarabia, che si butta in tuffo sulla palla: 1-0. Il vantaggio dura solo tre minuti: Merino pesca tutto solo Oyarzabal, che dalla sinistra ha il tempo di prendere la mira e battere Soriano con un diagonale preciso. Tutto da rifare per i padroni di casa, che si rendono pericolosi solo con Promes, l'unico con un battito cardiaco diverso rispetto al piattume “sevillista” del primo tempo. Poi, la metamorfosi. Il Siviglia comincia la ripresa con tutt'altro piglio. Molto più corta e aggressiva la squadra di Machin, che deve aver urlato parecchio negli spogliatoi. La Real Sociedad si salva prima sulla linea su tentativo di Sarabia, poi Rulli devia in angolo un tiro di Mercado. Il gol è nell'aria, e arriva al 48': la Real tenta di palleggiare vicino alla sua area, ma viene soffocata dal pressing andaluso, e così Navas premia il taglio di Ben Yedder, che con il cucchiaio segna il 2-1. Per gli ospiti sono minuti di fuoco, in cui già arrivare alla metà campo è un miraggio: Rulli, che si vede arrivare palloni da ogni parte, predica calma e chiede ai suoi di usare la testa. È inutile, perché la pioggia è appena iniziata. Al 58' arriva il 3-1: colpo di testa di Munir che colpisce la traversa, la palla non varca la linea, Ben Yedder ribadisce in rete. Dopo quattro minuti viene servito il poker, perché Merino sbaglia un comodo appoggio al portiere, appostato fuori dai pali, e sulla traiettoria c'è ancora una volta il francese, che supera Rulli e a porta vuota trova il 15.esimo centro in campionato. Oyarzabal fissa il punteggio prima con un'autorete al 69', poi con il penalty del 5-2, concesso al 77' per fallo di mano di Mercado. In classifica, andalusi sesti con 40 punti, a una lunghezza dall'Alaves e davanti a Valencia e Betis. Real Sociedad nona a 35.

GIRONA-VALENCIA 2-3
Tanto sofferta quanto importante la vittoria del Valencia sul campo del Girona. Ospiti in vantaggio dopo 14' con la prima rete stagionale di Gonçalo Guedes, ben imbeccato da Rodrigo. Il Girona pareggia al 22' con un colpo di testa di Ramalho su punizione di Granell. Parejo al 53' con un colpo da biliardo da fuori area porta ancora avanti il Valencia, i padroni di casa acciuffano di nuovo la partita con un rigore di Stuani al minuto 83, concesso dalla Var per mani di Diakhaby. La squadra di Marcelino, rimasta in 10 al 72' per l'espulsione di Roncaglia, non si perde d'animo: gioco semplice Ferrán Torres-Kondogbia, l'ex Inter lancia il canterano in contropiede, la difesa del Girona si fa prendere d'infilata e per il il classe 2000 è un gioco da ragazzi superare sullo slancio Bounou e realizzare il 3-2 a porta vuota. In classifica, Valencia settimo insieme al Betis, con 39 punti. Il Siviglia è a -1: la lotta per l'Europa League è sempre più avvincente. Girona a 31 punti.

CELTA VIGO-BETIS 0-1
Partita senza grandi emozioni al Municipal de Balaídos di Vigo. Il Celta ha bisogno di punti per uscire dalla crisi di risultati, e lo 0-0 contro il Betis sembra un risultato da non buttare via. Poi, all'80', un'azione manovrata degli andalusi libera Tello sulla sinistra. L'ex Fiorentina conclude a rete, Blanco respinge, ma la palla arriva a Jesé, che a porta vuota inguaia la squadra di Fran Escribá, all'esordio sulla panchina Celeste. Il Celta ha conquistato una vittoria nelle ultime 12 partite e adesso è terz'ultimo, scavalcato dal Villarreal.

LEVANTE-VILLARREAL 0-2
Vittoria importantissima del “sottomarino giallo” a Valencia contro il Levante. La Var annulla il vantaggio dei padroni di casa di Ruben Rochina, e così si arriva ai secondi finali con il risultato ancora in bilico. Chukwueze rompe gli equilibri: al 93' inizia l'azione del vantaggio, chiusa da un autogol di Rober, poi al 96' si mette in proprio e con un gran sinistro a giro dal limite dell'area trova il 2-0. Il Villarreal sale a 26 punti, a +1 sul Celta Vigo.

VALLADOLID-REAL MADRID 1-4
È sempre difficile lanciare un segnale di ripresa in una stagione compromessa e con un allenatore ormai prossimo all'esonero, ma al Josè Zorrilla il Real Madrid, seppur con una prestazione non proprio trascendentale (per usare un eufemismo) torna alla vittoria dopo tre pesanti sconfitte consecutive, battendo in trasferta 4-1 il Valladolid. L'avvio di gara è dir poco devastante per i Blancos. Dopo 11 minuti di gioco l'arbitro fischia un rigore a favore del Valladolid per una trattenuta di Odriozola; Alcaraz dal dischetto spara incredibilmente in curva. Il Real viene graziato, ma 60 secondi più tardi va nel buio più totale e subisce l'1-0 di Sergi Guardiola (come se, visto il cognome, il destino ci mettesse lo zampino) che segna il suo primo gol in Liga. Tutto però viene successivamente annullato giustamente dal Var per il fuorigioco di Keko, autore dell'assist. Real Madrid ancora perdonato, ma le azioni rappresentano comunque due campanelli d'allarme non da poco. O perlomeno dovrebbero. Anche perché il Valladolid non ha proprio un attacco prolifico. Fatto sta che viene nuovamente annullata una rete a Guardiola al 18', ma questa volta l'intervento arriva subito da parte dell'assistente. C'è solo Valladolid in campo nei primi 20 minuti di gara. Il primo tiro degno di nota degli ospiti è di Benzema che si spegne alto sopra la traversa, ma la formazione di Solari è in completa confusione tattica e mentale, come se avesse già mollato tutto, specialmente il tecnico argentino. Sempre più un allenatore fantasma. Così, al quarto tentativo, il Valladolid sblocca alla mezz'ora (e questa volta è tutto regolare): traversone di Keko per la sponda di Guardiola che serve tutto solo Tuhami, perso completamente da Varane, che insacca facilmente. Vantaggio meritatissimo. Nel momento forse più complicato della sua storia recente, il Real Madrid mostra una piccola reazione d'orgoglio e trova il pareggio proprio con Varane, che risolve una mischia dopo l'uscita a vuoto di Masip su Nacho sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il Valladolid regala di fatto il gol, rimettendo in partita una squadra che, fino al 34', sembrava calcisticamente morta.
È la svolta del match. Poco prima dell'intervallo Casemiro lascia partire un siluro sul quale questa volta il portiere è attento e a inizio ripresa, dopo una buona occasione per Anuar, Oscar Plano interviene in netto ritardo su Odriozola; l'arbitro non può fare altro che assegnare il rigore. Dagli 11 metri Benzema spiazza Masip e ribalta il risultato al 51'. Il Valladolid è sotto per due gravi disattenzioni difensive, dopo avere dominato, e non riesce più a reagire al duro colpo. Così al 59' arriva il tris ancora con Benzema che schiaccia di testa il corner battuto da Kroos. Tre gol da palla inattiva e doppio vantaggio assolutamente esagerato, per quello che si è visto in campo; anche perché e i padroni di casa sono sfortunati al 77' quando il solito Guardiola colpisce in pieno il palo con un destro al volo. Casemiro riceve una seconda (discutibile) ammonizione per essersi messo volontariamente davanti alla punizione che stava per essere battuta da Plano. Nonostante l'inferiorità numerica, però, Modric chiude definitivamente i conti a 5' dalla fine con un piattone sul palo lungo. Finisce qua la sfida. E, molto probabilmente, finisce qua anche l'avventura di Santiago Solari sulla panchina del Real Madrid.

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