Il giallo di Amsterdam, Solari e le presunte liti con Perez e Marcelo: le verità di Sergio Ramos

Il capitano del Real si auto-intervista sui social: "Non mi nascondo. Tutti abbiamo lo stesso interesse, la squadra"

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"Come calciatori amiamo parlare in campo, ma questa stagione non sta andando come avremmo voluto. Gli ultimi eventi sono stati disastrosi, non mi nascondo. Noi giocatori siamo i primi responsabili e io, come capitano, più di tutti gli altri". Il capitano del Real Sergio Ramos intervista se stesso e con un post sui social risponde alle domande sugli argomenti scottanti: il giallo di Amsterdam e i presunti litigi con il presidente Perez e con Marcelo.

"Il cartellino giallo ad Amsterdam è stato un errore. Me ne sono preso la colpa al 200% - scrive il difensore dei merengues - Perché ho registrato il documentario sulla gara del Bernabeu? Erano stati presi degli impegni e non mi è mai passato per la testa che la partita sarebbe andata come è andata. Se ho litigato con il presidente negli spogliatoi? I problemi si discutono negli spogliatoi e restano negli spogliatoi. Non ci sono problemi e tutti hanno lo stesso interesse: il Real Madrid. Se ho criticato i miei compagni? Negli spogliatoi parliamo e ci incitiamo gli uni con gli altri in modo costruttivo. Marcelo? Abbiamo confronti in ogni sessione di allenamento. Fa parte di un lavoro con tanta pressione. Lui è come un fratello per me". E ancora: "Perché sono andato a Valladolid? Per sostenere la squadra e dare il mio supporto. Cosa sta succedendo con l'allenatore? Non è una decisione che spetta ai giocatori. Noi rispettiamo la posizione del nostro tecnico e lo supportiamo".

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