Walter Zenga ha rilasciato un'intervista a Il Corriere dello Sport in cui ha raccontato la grande delusione per la retrocessione del suo Crotone: "Ma cosa vuoi che dorma, la notte... Sono ancora sotto un treno, frastornato, sto male male, faccio sempre gli stessi pensieri, pensieri crudeli. I numeri, la differenza reti, le partite vinte, i venti punti nel girone di ritorno e quello score che mi rimbalza nel cervello. Cinque vittorie, cinque pareggi e nove sconfitte che fanno quaranta punti in un campionato intero, e i 27 gol segnati in un solo girone. Non riesco ancora a spiegarmela, la retrocessione. A Crotone io e Carbone abbiamo dato il 200 per cento". Un'opinione anche sull'attuale situazione dei portieri in Italia, caso Donnarumma su tutti: "Che prima del rinnovo del contratto tutti chiamavano Gigio mentre adesso e per tutti è Donnarumma, mister 70 milioni. Gli auguro - spiega Zenga - di essere forte e strutturato al punto da riuscire a reggere il peso di un ingaggio esagerato e di pressioni fuori controllo ormai. La gente dimentica che ha soltanto 19 anni. Resto convinto che tra i valori più alti ci sia ancora Sirigu che lanciai giovanissimo. Buffon si è avvicinato alla perfezione. Ma il più forte oggi è Alisson: in area è padrone".