Udinese, presentato Colantuono

Presentato il nuovo tecnico: "Ero vicino nel 2007". Poi la battuta del presidente

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Era la presentazione di Colantuono, ma la frase ad effetto l'ha regalata il presidente Pozzo parlando del mercato dell'Udinese: "Non è che andiamo a prendere giocatori tra i profughi". Concetto chiaro, ma probabilmente non espresso nella forma migliore. Poi parla Colantuono: "L'Udinese è un modello per tante società. Ha struttura, organizzazione, uno staff consolidato. Ero vicino nel 2007, poi non si incastrarono delle cose".

Per riscattare un'annata opaca sarà necessario poter contare sul miglior Di Natale: "Non ci ho ancora parlato. Non c'è bisogno di parlare di Totò, è un valore aggiunto e un punto di riferimento. Come fai a fare delle previsioni su un giocatore che sta ancora bene? Andrà gestito rispetto a un ragazzo di ventidue anni. Io mi metto a sua disposizione. Sono convinto che al di là dei gol potrà essere una presenza utile". Sul modulo: "Non sono mai stato un integralista. Ho le mie idee su come far giocare l'Udinese, ma voglio discuterne con la squadra. Il mio modulo preferito è quello che mi consente di vincere le partite". Il presidente Pozzo non nasconde le ambizioni: "Dopo dieci anni di battaglie siamo riusciti a costruire uno stadio perché negli obiettivi della società c'era la volontà di crescere. Abbiamo giocato l'anno scorso in un cantiere e ha influenzato i risultati. Lo stadio è pensato per l'entusiasmo casalingo e per ricavare qualche punto in più". Varrà l'equazione nuovo stadio-più ricavi per il mercato? "Abbiamo preso giocatori da campionati diversi, poi il campionato italiano è atipico, hanno bisogno di un certo adattamento. Non è che andiamo a prendere tra i profughi, sono tutti giocatori con un buon curriculum. Tanti sono esplosi e ora giocano nelle migliori squadre d'Europa". Già, eccolo il segreto di Pulcinella del modello Udinese: da 10 anni in Serie A, un esempio virtuoso per tanti.

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