Serie B: la Salernitana è salva

Dopo il 4-1 dell'andata, non c'è partita nel ritorno dell'Arechi: i granata vincono 1-0 grazie a Coda, i rossoneri retrocedono dopo quattro stagioni

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La Salernitana resta in Serie B, il Lanciano retrocede in Lega Pro. Dopo il 4-1 dell'andata, nel ritorno del playout all'Arechi c'è ben poca partita: vincono ancora i campani, stavolta 1-0, che frenano il buon avvio dei rossoneri e mettono in cassaforte la salvezza al 20' col gol di Coda. Festeggiano i granata, seppur lo slogan dei tifosi sugli spalti sia "meritiamo di più". Gli abruzzesi salutano la cadetteria dopo 4 stagioni.

Davanti ad oltre 25mila spettatori, nuovo record stagionale, la Salerninata è costretta a difendersi in avvio di partita: il Lanciano, come prevedibile, parte forte, ma le conclusioni di Di Francesco non spaventano Terracciano. Col passare dei minuti, la spinta degli ospiti diminuisce e i granata vengono fuori, facendo centro al primo vero tentativo: corner da sinistra al minuto 20, sponda aerea di Tuia e Coda in area piccola controlla e deposita in rete. Per i rossoneri è una sorta di colpo di grazia: segnare cinque gol senza subirne pare impossibile anche al più temerario degli ottimisti. Anzi, il problema degli abruzzesi è salvare la faccia: al 24' infatti, Amenta sale malissimo e Donnarumma solo contro Cragno si divora il 2-0. Si va al riposo, ma i ritmi sembrano già quelli di un'amichevole.

Nella ripresa l'intensità non aumenta: i campani si difendono con ordine, concedono poco, mentre il Lanciano ha il morale sotto le scarpe. Rocca e Di Francesco provano a scuotere i compagni con due conclusioni dalla distanza ma non hanno fortuna, mentre l'occasionissima capita sul piede del difensore Aquilanti al minuto 70, ma il mancino dal vertice dell'area piccola scheggia la traversa. All'80' è il turno di Turchi, che ci prova con un tiro a giro: Terracciano dice no con una parata plastica e mette pure il suo sigillo sulla salvezza. Passata la paura - se così si può chiamare - la Salernitana si riversa in avanti: testa di Donnarumma fuori di un soffio e palo colpito da Amenta sul cross di Gatto. Sarebbe stato un clamoroso autogol, ma fa lo stesso: l'Arechi può festeggiare, i tifosi però non sembrano così contenti.