Scommesse: nuova maxi-inchiesta

Truccate partite di Lega Pro e Serie D, 50 i fermi. Tevecchio: "Noi parte lesa"

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Nuova maxi-operazione calcioscommesse. Sono una cinquantina i fermi emessi dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'indagine della Polizia nei confronti di due distinte associazioni che avrebbero truccato decine di incontri di Lega Pro e serie D. Complessivamente sono oltre 70 gli indagati nell'indagine e più di 30 squadre. Sono in corso perquisizioni nelle sede dei club.

Nuova inchiesta sul calcioscommesse: la Polizia di Stato sta eseguendo decine di fermi in tutta Italia nei confronti di calciatori, dirigenti e presidenti di club. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. L'accusa e' associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

La nuova indagine della Polizia di Stato sul calcioscommesse, condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile di Catanzaro, avrebbe accertato l'esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare i risultati degli incontri di Lega Pro e di Serie D. Decine le partite che sarebbero oggetto di combine.

"RUOLO ESORBITANTE DELLA 'NDRANGHETA"
L'operazione sul calcioscommesse condotta dalla polizia di Stato dimostra "come le ramificazioni della 'ndrangheta abbiano assunto un livello esorbitante non solo nei settori classici in cui operano le cosche ma anche nel mondo dello sport". Lo ha detto il direttore dello Sco Renato Cortese, che ha anche evidenziato come la polizia di Stato "di solito vicina al calcio con i servizi di ordine pubblico per garantire l'incolumità degli spettatori e prevenire i reati, oggi abbia mostrato la sua faccia repressiva".

"PALAZZI HA CHIESTO INFORMAZIONI"
Il procuratore federale Stefano Palazzi ha preso contatto con la Dda di Catanzaro per avere informazioni sull'inchiesta sul calcioscommesse. Un'inchiesta - ha riferito il procuratore di Catanzaro Vincenzo Lombardo - che Palazzi ha definito: "un'operazione per disinquinare il mondo del calcio. Palazzi - ha detto ancora Lombardo - ci ha chiesto un contributo di conoscenze per dare modo a loro di procedere. Ha anche sottolineato che operazioni del genere provocano sfiducia negli appassionati di calcio, ma al tempo stesso creano anche fiducia perche' sono la dimostrazione che c'è chi lavora per ripulire questo mondo".

"TRAMAVANO COMBINE IN SERIE B"
I componenti dell'organizzazione collegata con l'estero e dedita al calcio scommesse sgominata stamane dalla polizia "tramavano per estendere le combine al campionato di serie B e a gare piu' importanti". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo incontrando i giornalisti per illustrare i dettagli dell'operazione. Lombardo ha aggiunto che la Dda "non ha elementi per dire se la combine sia andata a buon fine".

I NUMERI
Sono una cinquantina i fermi emessi dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'indagine della Polizia nei confronti di due distinte associazioni che avrebbero truccato decine di incontri di Lega Pro e serie D. Centinaia di uomini dello Sco e della squadra mobile di Catanzaro stanno operando in oltre 20 province in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia. Complessivamente sono oltre 70 gli indagati nell'indagine.

Sarebbero più di 30 le squadre coinvolte nella nuova indagine della Polizia che ha portato alla scoperta di due distinte organizzazioni criminali - che coinvolgono calciatori, allenatori, presidenti e dirigenti sportivi - in grado di truccare decine di partite dei campionati di Lega Pro e serie D. Tra queste vi sarebbero Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lametia, Sant'Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.

LE PERQUISIZIONI
Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia nelle sedi di diverse squadre di Lega Pro e sedie D che sarebbero coinvolte a vario titolo nell'indagine sul calcioscommesse. Le perquisizioni riguardano anche i domicili di dirigenti, allenatori e calciatori che, secondo l'indagine, si sarebbero associati per truccare le partite. Le due distinte organizzazioni scoperte, una operante in Lega Pro e una in serie D, erano in grado di alterare i risultati e investire denaro nel giro delle scommesse, sia in Italia sia all'estero.

COINVOLTA LA 'NDRANGHETA
La 'ndrangheta dietro alcune delle presunte combine di partite dei campionati di Lega Pro e Cnd venute alla luce con l'inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla squadra mobile e dallo Sco di Roma. Ad alcuni indagati vengono contestate le aggravanti mafiose e transnazionali. L'inchiesta ha preso il via grazie alle intercettazioni di Pietro Iannazzo, ritenuto elemento di vertice dell'omonima cosca che opera a Lamezia Terme, arrestato giovedì scorso in una operazione della polizia contro la 'ndrina. Quella degli Iannazzo, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, e' una cosca "d'elite della mafia imprenditrice" dedita agli affari, ma anche capace di scatenare una guerra con altre consorterie per mantenere il proprio predominio sul territorio. Nel corso dell'operazione condotta la settimana scorsa da squadra mobile di Catanzaro, Sco, Dia e Guardia di finanza, sono state una quarantina le persone arrestate, tra le quali alcuni imprenditori. E' stato captando alcune conversazioni di Pietro Iannazzo nel corso di quella indagini che gli investigatori hanno saputo delle combine su varie partite dei campionati di Lega Pro e Cnd per alterare i risultati al fine di ottenere vincite cospicue con le scommesse.

BOSS COSCA AVEVA RAPPORTI CON PRESIDENTI
Pietro Iannazzo, il presunto boss dell'omonima cosca intratteneva rapporti con presidenti di società di calcio per alterare i risultati. E' quanto emerso dall'inchiesta "Dirty soccer" condotta dalla polizia di Stato e coordinata dalla Dda di Catanzaro. E' proprio intercettando alcuni colloqui di Iannazzo che gli investigatori hanno ricostruito il giro di calcioscommesse.

TAVECCHIO: "NOI PARTE LESA"
"Ci dichiariamo parte lesa per quanto sta succedendo perche' continuiamo a subire tutte le situazioni del Paese. Il calcio non viene aiutato da questi scandali. Noi siamo un soggetto che vuole difendere il sistema da certe cose ma i nostri mezzi non sono all'altezza". Cosi' il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, sul calcioscommesse in Lega Pro e dilettanti. "Quando le scommesse sono state allargate alla serie D io dissi, pur non essendo consultato, che era un gravissimo errore e oggi i risultati li vedono tutti - aggiunge Tavecchio -. Deluso da certi fatti? Guardate che l'uomo, la civilta' e' sempre portata ad usare certi mezzi per delinquere. E questo e' uno dei mezzi. Cinque-sei anni fa la scommessa era un reato. Il giorno in cui si e' entrati nell'ottica che la scommessa non e' reato porta a far si' che ognuno si debba prendere le proprie responsabilita'".

IL PM: "URGE UNA RIFORMA DELLE SCOMMESSE"
Un "nuovo romanzo criminale" i cui attori arrecano "danno economico, si fanno beffa delle passioni di quanti seguono la propria squadra del cuore e ledono gli investimenti di denaro e speranze che impegnano le famiglie dei ragazzi che si affacciano al mondo del calcio". Lo scrive il pm Elio Romano nel decreto di fermo Dirty soccer. Il calcioscommesse "e' la patologica conseguenza del tramonto della vecchia innocente schedina. Urge evidentemente una riforma radicale della normativa che regolamenta tali tipologie di scommesse che hanno finito per inquinare il mondo sportivo ad esse collegato. Un mondo malato, quello del calcio - prosegue il magistrato - gestito dagli indagati, dove la fragilita' di giocatori, sedotti dal mito del guadagno rapido e facile, ovvero dalla prospettiva di ingaggi con altre squadre, si intreccia con la spietatezza di scaltri dirigenti sportivi e con la criminalita' organizzata, passando attraverso l'indifferenza delle societa' calcistiche. Il dato piu' raccapricciante che emerge e' quello consistente nell'amara quanto palese constatazione di cosa sia diventato lo sport calcistico gestito dagli indagati, in cui emergono palesemente le condotte di tali direttori sportivi, presidenti e manager calcistici che ormai concepiscono la gestione delle proprie societa' o di quelle da acquisire di volta in volta, esclusivamente come una 'fonte di reddito' derivante dalle scommesse che essi stessi piazzano e fanno piazzare sulle partite che sono stati in grado di truccare". La schedina, prosegue il pm Elio Romano, e' stata "soppiantata ormai da scommesse sulle singole partite e addirittura sugli eventi all'interno delle singole partite. Sicche' diventa molto forte la tentazione per i protagonisti di quel singolo evento, magari scevro da particolari tensioni sportive per mancanza di obiettivi da raggiungere, di lucrare ingenti somme da un risultato sportivo che essi stessi sono in grado di determinare e condizionare".

MALAGO': "ARRESTI? METTONO LE LEGHE IN IMBARAZZO"
"Ancora una volta pensi che basta e invece c'e' sempre una nuova puntata. Chiaro che la Lega Dilettanti per le dichiarazioni di Belloli, che devono essere verificate, e la Lega Pro avevano gia' tutta una serie di problemi. E mettono queste due leghe in una situazione di grande imbarazzo e l'opinione pubblica non puo' non tenerne conto". Cosi' il presidente del Coni, Giovanni Malago', sulla serie di arresti odierni legati al Calcioscommesse su partite di Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti.

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