Oriali: "Le magie del Bernabeu, da Bearzot a Mou"

Campione del Mondo '82, il Triplete 2010, il dirigente azzurro carica così la Nazionale

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"Due finali diverse, una giocata e una in panchina. Il Bernabeu è uno degli stadi che ha più storia e ogni volta che ci torno ho sempre bellissimi ricordi. Vivo questa vigilia con emozione, è inutile nasconderlo". Così Gabriele Oriali, team manager della Nazionale, oggi a Coverciano, dove gli azzurri di Ventura stanno preparando la sfida di sabato prossimo a Madrid contro la Spagna, ricorda le due grandi vittorie ottenute al Bernabeu, da giocatore, quando con l'Italia si laureò campione del mondo, e da dirigente dell'Inter del triplete, che proprio a Madrid conquistò la Champions.

"Ho ricordi bellissimi di quella finale dell'82 - racconta Oriali - e in tv fanno rivedere spesso le nostre gesta di quel periodo. Abbiamo anche una chat di compagni di squadra dell'82 e ci sentiamo quotidianamente. L'idea è stata di 'Spillo' Altobelli e nell'arco di qualche ora si è creata questa linea diretta con quel clima di amicizia che ci ha portato a vincere un mondiale. A volte non conta il campione ma il gruppo. Ci prendiamo anche in giro".
"Ogni giorno, sempre Altobelli mette una foto inedita di quel mondiale. E' un ricordo ancora vivo che ci portiamo nel cuore, sperando che ci sia la possibilità di ripetere quello che è successo. Sabato per l'Italia sarà una partita difficile. Anche se non è la Spagna di qualche anno fa è forte. Ma anche loro hanno un po' di timore di noi".

Sulla vittoria ottenuta dall'Inter di Mourinho, Oriali sottolinea che fu "una grandissima soddisfazione perché arrivò a conclusione di un'annata storica: Mourinho, due mesi prima di quella sfida, mi disse di stare tranquillo perché  avremmo fatto la storia vincendo tutte e tre le competizioni, e ci azzeccò".

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