La Fifa: gli stadi in Italia? Molto male, va meglio in Gabon

Al vertice di Roma, il presidente Fifa Infantino vuole l'Italia ai Mondiali 2022, ma ritiene "incredibile" lo stato dei nostri impianti

  • A
  • A
  • A

"Abbiamo parlato del mondiale in Qatar del 2022 e della possibilità di allargare a 48 squadre, perché vogliamo che partecipi anche l'Italia". Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, a Roma per l'Executive football summit 2018/19, scherza così parlando della possibilità di allargare a più nazionali la futura coppa del Mondo che auspica possa vedere anche la Nazionale italiana qualificata dopo la mancata partecipazione a Russia 2018.

Ma la strenua voglia d'azzurro ai Mondiali non significa esentare il nostro movimento calcistico da una critica che viene da lontano: ovvero l'arretratezza dei nostri stadi rispetto a quello che si vede nel mondo. E Infantino dice che l'Italia è dietro al Gabon, addirittura. "La situazione degli stadi in Italia è qualcosa che va al di là di qualsiasi logica: questo Paese ha una passione e una cultura calcistiche incredibili. Oggi l'Italia è dietro al Gabon, che ha organizzato l'ultima Coppa d'Africa a livello di stadi. Lo stadio non è solo il luogo dove si disputa la partita, ma il simbolo di una città. Vedere solo Udinese e Juve che hanno degli stadi di proprietà è Incredibile. Uno stadio non è solo un costo, ma è anche e soprattutto un investimento".

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti