Il potente procuratore: "Non voglio che venga rieletto Blatter, sto male al pensiero"
Incredibile, ma vero. Mino Raiola vuole la poltrona di Joseph Blatter. Sì, proprio quella poltrona: da presidente della Fifa, del calcio mondiale. Non è uno scherzo di Carnevale anticipato. Uno dei più potenti procuratori del calcio mondiale, ha in agenda Ibra e Balotelli, Pogba e altri portenti, si è lanciato in questa avventura che suscita sorpresa, come minimo, e infinite discussioni.
Raiola, tra un appuntamento e l'altro a casa-Juve per parlare del fenomeno-mercato del momento, ovvero Pogba, lo ha annunciato in un'intervista al quotidiano olandese De Volkskrant: "Mi sento male, malissimo al pensiero che Blatter venga rieletto. Mi candido per la presidenza della Fifa anche se sarò come un elefante in una cristalleria".
Raiola -così dicono- ha avviato un progetto da oltre 5 milioni di euro. Ma per Presentare la sua candidatura ufficiale ha bisogno, entro il 29 gennaio, dell'appoggio di almeno cinque federazioni. Il procuratore si è già mosso incontrando i rappresentanti di 20 Leghe in Europa, con un programma elettorale semplice, e ha un progetto con il presidente della Federazione calcistica olandese, la KNVB, Michael Van Praag. Tra i suoi progetti: vorrebbe spostare la sede della Fifa fuori dalla Svizzera e punterebbe tutto sulla massima trasparenza nelle candidature per i Mondiali e ricorso ai tribunali civili per la soluzione delle controversie.
Non sappiamo quali siano le reazioni del potentissimo Blatter, e dei principali candidati alla successione, ovvero Jerome Champagne e il principe Ali bin Hussein. Non ancora ufficiale la candidatura dell'ex calciatore David Ginola. Non c'è più Platini fra le nominations, il presidente dell'Uefa ha deciso di restare in... Europa. Le elezioni-Fifa a maggio. Con Raiola ne vedremmo delle belle. Ma sarà dura oltrepassare la soglia della semplice candidatura.
Raiola ha poi precisato: "La mia candidatura alla presidenza della Fifa non è una boutade di propaganda. So che non è facile, ma soprattutto so che la Fifa così com'è concepita non fa il bene del calcio, ma è solo una macchina per fare soldi, un mondo chiuso con un presidente che decide per tutti. Gli amici mi hanno detto di lasciar perdere, ma io voglio fare qualcosa per cambiare questo modo vergognoso di gestire il calcio nel mondo".