Dal super attico di Eto'o al leone di Balotelli: i capricci dei giocatori

Non solo Gervinho e le folli richieste negli Emirati: quanti big del pallone hanno fatto le bizze prima della firma

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Elicotteri, ville, party e divertimento. Quando i calciatori non pensano solo al campo, rischiano di passare davvero per individui così viziati da stancare gli appassionati. E Gervinho, da quanto raccontano dall'Al Jazira, è caduto nella trappola. Ma l'ivoriano non è stato l'unico. Il più recente è Samuel Eto'o, che nell'estate 2011 lascia l'Inter per approdare all'Anzhi, in Russia, squadra con sede in Daghestan, sul Mar Caspio. Le richieste? Essere il giocatore più pagato del mondo, il jet privato, un attico a Mosca (il club avendo uno stadio troppo piccolo è costretto a giocare nella capitale le partite casalinghe), una casa da 1000 metri quadri su quattro piani (con ascensore interno), cinque camere da letto (una per il cuoco), una sauna, un hammam, una piscina e una terrazza con vista sulla città. Tutto qui? Nemmeno per idea. Ecco allora un televisore di tre metri. E a Milano? Una casa (se così si può chiamare) in via Turati di 1000 mille metri quadri e una piscina sul terrazzo. Tutto dal valore di 17 milioni di euro. Cinque giorni dopo l'aveva lasciata perché non rientrava nei gusti della moglie.

Richieste che ricordano quelle di Victoria Beckham, la moglie di David, sbarcato al Milan nel gennaio 2009 per la sua prima avventura in rossonero. Temendo forse che il marito si facesse distrarre dalle bellezze brasiliane di viale Abruzzi, la moglie avrebbe preteso un elicottero disponibile 24 ore su 24 (così da seguire il marito negli allenamenti), una piscina dotata di zona termale e idromassaggio, un fitness center attrezzato con un salone di bellezza, l'hair stylist personale a disposizione 7 giorni su 7 e uno chef esperto di macrobiotica. Giusto per non farsi mancare nulla. Ma non dimentichiamo Mario Balotelli: tra ville, mega fontane e statue di leoni. O Paul Gascoigne, che nella vita ha fatto di tutto. Nel bene e nel male.

E quelle voci su ClarenceSeedorf? All'epoca dei mondiali brasiliani, dal Daily Mail era uscita la notizia che l'olandese, da opinionista della BBC, aveva chiesto una stanza al Copacabana Palace, facendo clamore in confronto agli alberghi più modesti degli altri giornalisti. Il quotidiano inglese, però, poi aveva chiarito che la stanza in questione era stata pagata dallo stesso olandese. Ma c'è anche la vita fuori dal campo, al limite della professionalità. Come quando il camorrista, e poi collaboratore di giustizia, Salvatore Lo Russo confessò il legame d'amicizia con Diego Armando Maradona. Tra vita lussuosa e party. O alcuni brasiliani di Milan e Inter, protagonisti di festini in vari hotel milanesi. Si è sempre al limite. E Gervinho è solo l'ultima della lista.

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