Chape, Neto in campo: "Come un film"

Il difensore sopravvissuto: "Non si poteva che piangere"

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"È incredibile, nessuno pensava che potesse succedere. Entrare sul terreno di gioco, vedere quella coppa, non si poteva che piangere... Sembrava la scena di un film". Il difensore della Chapecoense, Neto, non ha nascosto l'emozione durante la sfida amichevole giocata dalla sua squadra contro il Palmeiras e finita 2-2. Il giocatore è stato premiato con la Coppa Sudamericana insieme agli altri tre calciatori superstiti.

 "Ma tutto questo non è stato un film - ha proseguito Neto - ma la mia vita. Così l'emozione ha preso il sopravvento.  È stato qualcosa che non riesco neppure a descrivere: ho guardato negli occhi delle mogli, dei figli e degli altri familiari dei miei amici e colleghi che non ci sono più e ho sentito qualcosa di differente. Spero che nessuno debba vivere ciò che stiamo vivendo noi superstiti, è qualcosa che influisce sulla mente. Vorresti che non fosse successo, e invece è accaduto. Dobbiamo andare avanti con forza, e molta fede".
Il difensore ha poi ricordato l'ultima partita giocata contro il San Lorenzo: "Ho pianto tantissimo, soprattutto quando sono entrato lì sul campo. Mi sono ritornate in mente le immagini della partita con il San Lorenzo. Ancora non ce l'avevo fatta a tornare sul terreno di gioco, è qualcosa difficile da spiegare. Ti tornano in mente tante immagini, quell'ultima partita...Le emozioni hanno il sopravvento, ma bisogna cercare di rimanere forti. Dio mi ha permesso di vivere - ha concluso - e anche se mi rimane dentro tanta 'saudade' devo seguitare a lottare per recuperare e tornare. È ciò che ora sogno sempre".

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