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Juve da 0-2 a 2-2 con il Bayern

Muller e Robben lanciano i bavaresi, Dybala e Sturaro pareggiano. Negato un rigore per mani di Vidal in area

24 Feb 2016 - 11:17

Bella rimonta della Juventus nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, a Torino col Bayern Monaco è 2-2. Bavaresi avanti con Muller (43', gol viziato dal fuorigioco di Lewandowski), raddoppio di Robben al 10' della ripresa ma i bianconeri tornano in partita con Dybala (18') e pareggiano con Sturaro (31'). Nel primo tempo mani in area di Vidal: niente rigore. Ritorno a Monaco il 16 marzo.

Dopo questi primi novanta minuti, rimane una domanda: Allegri ha scelto una tattica troppo rinunciataria per la prima ora di gioco o ha fatto bene ad azzannare il Bayern solo quando ha potuto, cioè dopo il calo mentale (tra l'altro azzeccando tutti i cambi)? Perché nell'ultima mezz'ora allo Stadium si è vista un'altra partita. Al netto del carattere bianconero e della rilassatezza bavarese sullo 0-2, quando la Juventus ha saputo attaccare più alto l'avversario ha messo in crisi Kimmich, nient'altro che il quinto centrale per gerarchie, e spaventato seriamente Guardiola. Un segnale che il dna bianconero non è più solo italiano, c'è materiale per fare bene in Europa ma manca sempre quel pizzico di consapevolezza in più. La rimonta è arrivata, i quarti non sono ancora sfumati. Ma è un risultato ben diverso dallo 0-0 auspicato da Allegri, nella storia solo il 21% delle squadre che partivano col 2-2 casalingo si è poi qualificata al turno successivo (ma una di queste è stata un'italiana, il Milan nel 2007, e proprio contro il Bayern). Anche perché tra tre settimane Ribery e Goetze staranno meglio, e Benatia partirà titolare.

4-1-4-1, 3-5-2 o anche 2-3-5. I numeri non contano quando il Bayern gioca così e chi gli sta di fronte non riesce a contenerlo. Giocatori in fiducia che si permettono tocchi al limite del suicida, scambi di posizione fluidi, sempre in due-tre a ringhiare sull'avversario appena si perde palla. Il monologo bavarese era ampiamente previsto ma vederlo applicato con tale continuità e abnegazione lascia sempre stupiti mentre la Juve cerca affannosamente di stare dietro ai raddoppi di Lahm su Ribery, con Evra maledettamente in difficoltà, o tenta di contenere uno scatenato Douglas Costa. I primi dieci minuti passano così, con Neuer solo nella sua metà campo e il Bayern a giocare con il 70% di possesso palla. Clamoroso l'errore di Muller al 14', certo servito male da Lewandowski ma che sviene a due passi di Buffon mangiandosi un gol incredibile. Per fortuna i bianconeri hanno pure i loro momenti, grazie a un super Pogba, e, quando riescono ad eludere il pressing e ripartire, si rendono quasi pericolosi. Giusto un paio di occasioni che però Mandzukic non capitalizza anche se grida vendetta il mani di Vidal in area non sanzionato da Atkinson. Scampato il pericolo, riparte la ragnatela rossoblù fino al gol di Muller, a dire il vero viziato dal fuorigioco di Lewandowski, che alla seconda maxi-chance non manca di timbrare il cartellino.

Senza Marchisio (risentimento muscolare) e con il Bayern che parte con il tiki-taka per sfiancare la Juve, lo Stadium non ripone grande fiducia nella ripresa. La pennellata di Robben sembra la mazzata definitiva alle ambizioni bianconere, anche perché ancora una volta la rete arriva da un'irregolarità non sanzionata da Atkinson. Rischiano di saltare i nervi, Allegri urla 'calma' ai suoi. La medicina giusta arriva da un ex bavarese, Mandzukic, che fa a sportellate con Lewandowski prima e serve a Dybala (prima rete europea) la palla dell'1-2 poi. E' solo il primo degli errori di Kimmich, protagonista in negativo anche del pari. Ma, gol a parte, è un'altra Juve. Più arrembante, più coraggiosa con le serpentine di Hernanes, sfrutta bene lo spazio lasciato da un Bayern con l'interruttore spento. Il pari arriva da chi non te lo aspetti, confezionato da due subentrati: assist di Morata, scivolata vincente di Sturaro. Si può fare di più? La Juve ci crede e ci prova. Pogba tira alto di testa, poi Bonucci proprio all'ultimo respiro non riesce a indirizzare la conclusione dal limite. La rimonta è completa, il ribaltone no. Ma a Monaco non si andrà solo in gita di piacere.

Lichtsteiner 5 Il voto è lo stesso dell'altro terzino, Evra, perché nessuno dei due trova mai posizione e tempi per fermare le ali del Bayern
Sturaro 7 Entra e segna il gol più prezioso della carriera. Importante anche nell'arrembaggio finale
Pogba 6,5 Svetta anche nel grigio primo tempo bianconero, i big match non li sbaglia mai
Kimmich 4,5 Partita tranquilla sino a metà ripresa quando combina due errori decisivi 
Douglas Costa 6,5 Velocità di gambe incredibile, rapidità e precisione in esecuzione: quando ha la palla al piede è sempre pericoloso
Vidal 6 L'ex più atteso, lo Stadium si divide tra fischi e applausi, disputa una partita ordinata in un ruolo per lui quasi nuovo

JUVENTUS-BAYERN MONACO 2-2
Juventus (4-4-2): Buffon 6; Lichtsteiner 5, Bonucci 5,5, Barzagli 6, Evra 5; Cuadrado 6, Khedira 5 (24' st Sturaro 7), Marchisio 5,5 (1' st Hernanes 6,5), Pogba 6,5; Dybala 6 (30' st Morata 6), Mandzukic 6,5. A disp.: Neto, Rugani, Pereyra, Zaza. All.: Allegri 6
Bayern Monaco (4-1-4-1): Neuer 6; Lahm 6, Kimmich 4,5, Alaba 5,5, Bernat 6 (29' st Benatia 6); Vidal 6; Robben 7, Muller 6,5, Thiago Alcantara 6,5, D. Costa 6,5 (39' st Ribery sv); Lewandowski 6. A disp.: Ulreich, Rafinha, Alonso, Götze, Coman. All.: Guardiola
Arbitro: Atkinson (Ing)
Marcatori: 43' Muller, 10' st Robben, 18' st Dybala, 31' st Sturaro
Ammoniti: Morata (J), D. Costa, Lewandowski e Vidal (B)
Espulsi: -