Scommesse, chiesti 6 mesi per Conte

Formalizzata la richiesta della Procura di Cremona per il tecnico azzurro. La difesa: "Confuterermo tutto"

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Il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino, ha chiesto 6 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena, per il ct della Nazionale Antonio Conte, imputato nell'inchiesta sul calcioscommesse. Nel dettaglio, il commissario tecnico è imputato per frode sportiva in relazione al match Albinoleffe-Siena del 2011. Per il tecnico azzurro il procuratore ha chiesto anche una multa di 8mila euro

La richiesta della Procura è stata formalizzata nel corso del processo celebrato con rito abbreviato per gli imputati che hanno scelto questa opzione, tra cui figurano Antonio Conte, il suo vice Angelo Alessio e il calciatore dell'Atalanta Guido Marilungo. La sentenza è prevista per metà maggio, prima che inizi l'Europeo in Francia. Per il calcolo della pena, il pm è partito da una condanna di 8 mesi ed è sceso a 6 mesi considerando lo sconto di un terzo delal pena previsto dal rito abbreviato.

Il giorno dopo l'annuncio della firma col Chelsea, dunque, sulla testa di Conte pende la spada di Damocle della richiesta del pm di Cremona. In caso di condanna, la pena non dovrebbe comunque influire sull'inizio della nuova avventura in Premier dell'ex allenatore della Juve al termine dell'Europeo. Sia i legali dei Blues che quelli del tecnico, infatti, hanno studiato a fondo il caso e, augurandosi di arrivare a una piena assoluzione, prima di siglare il contratto avrebbero già considerato tutte le opzioni possibili.

Il procuratore di Cremona Roberto Di Martino, nella sua requisitoria durante il rito abbreviato per il calcioscommesse, ha chiesto 4 mesi di reclusione, con la sospensione della pena, per Angelo Alessio, vice di Antonio Conte. Alessio, che era il secondo di Conte anche al Siena, è imputato per frode sportiva in relazione all'incontro Albinoleffe-Siena del maggio del 2011. Il procuratore ha invece sollecitato il proscioglimento per il calciatore Daniele Quadrini. 

"Nessuna sorpresa". Così i legali del Ct della Nazionale, Antonio Conte, hanno commentato la richiesta di sei mesi di reclusione da parte del pm di Cremona. "Viene contestata una condotta omissiva, ovvero un obbligo da parte dell'allenatore di impedire l'evento - ha spiegato l'avvocato Leonardo Cammarata - mentre prima era contestato un comportamento attivo. Siamo pronti a confutare questo in fatto e in diritto e siamo fiduciosi delle nostre argomentazioni".

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