BUONI E CATTIVI - Fiorentina-Inter oltre... Abisso: il Toro spuntato e Muriel marazico

Il match del Franchi oltre il Var e gli errori arbitrali

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Sei gol (più uno annullato) di cui due splendidi, oltre dodici minuti di recupero nel secondo tempo, iperlavoro del var con rigori dubbi e discutibili, due gol su filo del fuorigioco e polemiche infinite. E' successo un po' di tutto al Franchi. Fiorentina-Inter finisce 3-3, i viola festeggiano un punto acciuffato per i capelli, i nerazzurri protestano e recriminano per due punti pesanti persi in chiave lotta Champions.

PREMIO EX AL VELENO
- Matias Vecino segna nel suo vecchio stadio e non esulta in faccia ai suoi vecchi tifosi. L'uruguagio tutta garra e personalità sta tornando al suo miglior rendimento. Può rammaricarsi semmai per un colpo di testa, fiacco e centrale, che poteva subito richiudere la partita dopo il 2-3 di Muriel.

PREMIO MARAZICO - Un destro fantastico, telecomandato all'incrocio dei pali. Luis Muriel da ragazzo ricordava un po' come caratteristiche tecniche Ronaldo il Fenomeno. L'esecuzione della punizione da 25 metri che ha rimesso in corsa una Fiorentina sotto 1-3 ricorda un incrocio tra Maradona (che però era mancino) e Zico. Da applausi. E onore alla sincerità quando, nel dopo partita, ammette di avere forse avuto un "aiutino" dal vento.

PREMIO FANTASMA
- Al 12esimo della ripresa sono entrati Muriel e Pjaca. Il colombiano ha firmato un gol eccezionale, ha commesso fallo in occasione del gol annullato a Biraghi, ha giocato decine di palloni con alterni risultati. Il croato, spacciato ai tempi della Juve come il nuovo Boban, non si è praticamente mai visto.

PREMIO TORO SPUNTATO
- Non ha praticamente mai tirato in porta, ma ha fatto comunque una partita di sostanza. Sponde, triangoli, una gran palla in mezzo per Perisic arrivato a un soffio dal 4-1. Lautaro Martinez è la dimostrazione che un attaccante può essere prezioso anche quando non segna.

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