"Cacciare squadre e giocatori"

Il presidente dell'Aia: "Non si può più andare avanti così, dobbiamo dare segnali forti"

  • A
  • A
  • A

"Ci sono regole da cambiare. Sono molto scettico, ma spero che da domani si inizi a inasprire le pene e a cacciare dal calcio squadre e giocatori protagonisti di queste nefandezze". Chiede pugno duro il presidente dell'Aia Marcello Nicchi per evitare nuovi casi come quello dell'arbitro aggredito Riccardo Bernardini. "Dobbiamo dare segnali forti come abbiamo fatto ieri nel Lazio, dove non abbiamo mandato direttori di gara ad arbitrare".

"Stanno accadendo cose gravissime nel calcio, che vanno affrontate subito in modo drastico - ha proseguito il numero uno dell'Associazione italiana arbitri tornando sull'incredibile episodio di violenza del giovane direttore di gara in occasione della gara del campionato laziale di Promozione tra Virtus Olympia Roma San Basilio e Atletico Torrenova 1986 - Non è pensabile che ogni anno 450 ragazzi vengano aggrediti sui campi di calcio per lo più giovani, 150 con giorni di prognosi. In questi ultimi giorni se ne parla molto, ma l'Aia da anni lotta per debellare questo cancro che c'e' nello sport, ma purtroppo finora siamo stati soli. Siamo al punto zero e da qui bisogna ripartire perche' non si puo' piu' andare avanti cosi'".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti