Italia, Ventura incorona Donnarumma

"Pellè rifletta, porte aperte per Balotelli. Stage solo per valutare i giovani"

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In attesa di rivedere in campo la sua Italia, Gian Piero Ventura ha lanciato messaggi importanti a tre giocatori. Partendo da Donnarumma. "Donnarumma è giocatore con un futuro straordinario davanti a se. Buffon ha fatto la storia della Juve e della Nazionale, con il ruolo da uomo che riveste anche nel gruppo. Forse però sta nascendo un altro Buffon", ha detto il ct azzurro a RadioUno. Su Balotelli: "Le porte sono aperte per tutti".

"Ormai tutta Italia ne parla, è un giocatore di grandissime ponzialità e qualità che è frenato da un modo di essere che non lo mette in condizione di esprimersi.Balotelli il grande passo che deve fare è mettere a disposizione le sue qualità al servizio della squadra", ha aggiunto parlando dell'attaccante del Nizza. Capitolo Pellè: " "Pellé un minimo di riflessione la deve fare, è un buon giocatore e un ragazzo per bene. Poi niente è precluso a nessuno, neanche a Pellé. Spero che non sia stato frainteso il discorso e il gesto di Pellé, se ne è visti di peggio nel calcio. In Nazionale però è diverso. L'Europeo ha esportato l'immagine di un gruppo corretto e positivo, quel gesto ha intaccato quello che la Nazionale rappresenta. Altrimenti chiunque si sentirebbe autorizzato a fare lo stesso". Impossibile non parlare di Icardi: "Il giocatore ci ha messo del suo, è un momento difficile per l'Inter. Credo che De Boer sia il meno colpevole in tutto questo. Non è facile per un allenatore straniero arrivare nel campionato italiano, uno dei più difficili sotto l'aspetto tattico. Ha bisogno di tempo per capire dove è capitato. Poi non voglio entrare nel merito del caso Icardi, ma sicuramente la storia dell'Inter merita qualcosa di meglio. E' sempre la società che determina, ma servirebbe una riflessione da parte di tutti, anche dei tifosi".

Spazio alla Nazionale, agli obiettivi, al futuro. "A chi vuole tutto e subito dico che è obiettivamente difficile, ma credo che piano piano ci siano i presupposti per fare bene. E' una avventura stimolante e impegnativa per tanti motivi. L'obiettivo è di sfruttare i giocatori, sopratutto i piu giovani, che il campionato mette a disposizione. Gli stage? Ho chiesto di farli non per chi fa 70 partite all'anno come i Bonucci o i Chiellini, ma con quelli di 22-23 anni che sulla carta sono di grande prospettiva in attesa di poter far parte della Nazionale che mi auguro giocherà i Mondiali. Inizieremo a novembre e così potremo già modificare il modo di stare in campo. Stiamo cercando di costruire due nazionali: una che si qualifica per i Mondiali e l'altra che sia pronta a subentrare.

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