Ungheria travolta: l'Italbasket ai Mondiali

Grande prestazione degli azzurri che strappano il pass per la rassegna iridata in Cina

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L'Italia del basket giocherà i Mondiali di Cina 2019. La qualificazione arriva a Varese, dove gli Azzurri di Meo Sacchetti demoliscono l'Ungheria con un perentorio 75-41. Sfida mai in discussione, Italbasket in controllo totale con un lavoro perfetto in difesa, Pietro Aradori leader della squadra e Amedeo Della Valle sugli scudi in attacco. E la Nazionale, all'ottava vittoria su 11 match, torna a giocare un Mondiale a 13 anni da Giappone 2006.

La Enerxenia Arena di Masnago saluta l'atteso ritorno dell'Italia in un'edizione dei Mondiali di basket e lo fa dopo una notte in cui gli Azzurri tirano fuori i muscoli e annichiliscono un'Ungheria mai in partita, fin dai primissimi minuti. Il punteggio finale di 75-41 la dice lunga sulla prestazione degli uomini di coach Meo Sacchetti, che riavvolgono quel filo rimasto pendente dall'ultima partecipazione a un Mondiale: era Giappone 2006 e il pass arrivò grazie a una wild card. Nulla a che vedere con la prova di forza mostrata da questa versione degli Azzurri, guidati da un Pietro Aradori perfettamente a suo agio nel ruolo di leader, da un Alessandro Gentile tirato a lucido e da un implacabile Amedeo Della Valle. Ma è soprattutto dietro che l'Italia non concede nulla, dimostrando una solidità che potrà essere un valore non da poco nell'avventura iridata.

L'Italia, che parte dal 69-63 raccolto all'andata a Debrecen (fu decisivo Gigi Datome, assente nel ritorno di Varese), fa capire subito con quali intenzioni intende approcciare la partita: Gentile apre con una schiacciata, poi infila altri tre canestri e quindi arriva un'altra schiacciata da parte di Biligha. E gli Azzurri si portano su un eloquente 10-0. Jones sblocca l'Ungheria, poi Della Valle la mette da tre e fanno 13-2. Anche Pascolo si iscrive alla festa e la rimonta magiara si ferma con la chiusura del primo quarto, dopo che Vojvoda porta i suoi sul 15-9. Aradori riporta l'Italia sul +10 (19-9), la tripla di Ricci che vale il 27-13 fa allungare ulteriormente gli uomini di Sacchetti. Non c'è proprio partita: Aradori guida i suoi da capitano, Della Valle è implacabile, l'Ungheria subisce la vena degli Azzurri. Proprio Aradori segna il punto del +21, poi Benke riporta i suoi a -19 all'intervallo lungo, che vede l'Italia andare al meritato riposo sul 34-15.

A inizio ripresa Benke prova a riportare sotto i magiari con una tripla a sangue freddo (la prima però dopo otto errori di squadra dall'arco), ma Brooks replica immediatamente con la stessa moneta. E l'Italia oltre a giocare alla grande si diverte: Gentile trova un gioco da tre dopo aver abbrancato una palla vagante, il canestro in appoggio e il fallo subito. Gli Azzurri salgono a 50 (a 26) con un altro canestro da tre, stavolta di Aradori. Poi il terzo parziale si chiude sul 50-31, ma ovviamente la partita non si riapre. Anzi, l'Italia controlla, si mantiene intorno a un vantaggio di 20 punti e poi accelera per l'ultima volta: Vitali sigla il +25, Ricci e Della Valle infilano ancora una volta il canestro dall'arco, arriva anche una schiacciata di Biligha su servizio di Filloy.

Tutto è pronto per la festa, che si scatena dopo un'ultima tripla di Della Valle. E questa Italia, se mantiene questo livello di gioco e intensità, sarà una bella gatta da pelare per tutti.

"Non l'ho portata io, ma tutti i ragazzi anche quelli che sono venuti ai raduni e non hanno giocato. Fanno tutti parte di questo gruppo. In Olanda c'è stato l'unico sbaglio, che poi abbiamo recuperato. Abbiamo difeso molto bene e siamo stati bravi". Così Meo Sacchetti, ct dell'Italia, ha commentato la vittoria contro l'Ungheria e la qualificazione ai Mondiali di basket. "Ora celebriamo questi ragazzi, poi ci prendiamo una settimana di vacanza e ci penseremo.

"E' una gioia enorme, abbiamo appena coronato un sogno". Sono state queste le prime parole, a caldo, del presidente della Fip, Gianni Petrucci, dopo la vittoria dell'Italia sull'Ungheria, risultato che ha garantito alla Nazionale di Meo Sacchetti di qualificarsi per il Mondiale dopo 13 anni di assenza. "Questo però - ricorda Petrucci - è solo il primo tempo. Andremo in Cina per ottenere un bel piazzamento e staccare il pass per i Giochi Olimpici. Anche lì manchiamo da troppo tempo". Petrucci ha poi aperto le porte al ritorno in azzurro di Belinelli, Datome, Gallinari e Melli, che non hanno potuto rispondere alle convocazioni per gli impegni Nba ed Eurolega: "Le convocazioni spettano al ct, ma io vorrei averli tutti a disposizione".

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