Milwaukee e Boston vincono a Est

I Celtics si impongono in rimonta 84-74 su Indiana, tutto facile per i Rockets, che schiantano Utah 122-90 in gara 1

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Tutto secondo copione. Dopo la prima folle notte di playoff Nba, con tre serie in cui è saltato il fattore campo, nessuna sorpresa nelle restanti gare 1. I Boston Celtics approfittano del crollo nel secondo tempo di Indiana e si impongono in rimonta 84-74 al TD Garden, mentre Portland, trascinata da super Lillard, piega Oklahoma City 104-99. Tutto facile per Milwaukee e Houston, che travolgono rispettivamente Detroit (121-86) e Utah (122-90).

BOSTON CELTICS-INDIANA PACERS 84-74
Benvenuti ai playoff Nba. La regular season è terminata e, con le prime battute della post season, inizia tutto un altro sport. La partita tra Boston Celtics e Indiana Pacers ne è la quintessenza: tensione alle stelle, pochi fronzoli e difese arcigne che vincono le partite. Al TD Garden sono i padroni di casa a imporsi 84-74 in rimonta, dopo che Indiana aveva cominciato meglio la sfida nel primo tempo. I Celtics, che devono fare i conti con l'assenza dell'infortunato Marcus Smart, si lasciano sorprendere dall'avvio scoppiettante di Indiana, che scappa subito sul 12-6. Una prima reazione della squadra di coach Brad Stevens passa dalle mani di Marcus Morris (20 per lui alla sirena finale), con Boston che si riporta in parità sul 20-20. È però solo un fuoco di paglia, perché Indiana, approfittando delle pessime percentuali dal campo dei biancoverdi (4/17 da tre punti e 32.5% dal campo di squadra), chiude il primo tempo sul 45-38. Nella ripresa, però, la musica cambia: Boston piazza subito un parziale di 11-0, che riapre completamente i giochi. Questa volta è Indiana a faticare a trovare la via del canestro, e Kyrie Irving ne approfitta per allungare la forbice del punteggio in una terza frazione in cui i Pacers trovano solo 8 punti e un terrificante 2/19 dal campo. La nuova fiducia ed energia carica ulteriormente Boston, che scappa sul +15 grazie ai canestri di Jayson Tatum e Gordon Hayward. Indiana non ha più la forza di reagire e gara 1 va in archivio con il punteggio di 84-74 in favore dei Celtics. Oltre al già citato Morris, per Boston arrivano anche 20 punti di Irving e 15 da Tatum. Dall'altra per Indiana, invece, il miglior realizzatore è Corey Joseph, che si ferma a 14 punti.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 104-99
La partita più emozionante e avvincente della notte Nba è, senza dubbio, gara 1 tra i Portland Trail Blazers e gli Oklahoma City Thunder. Il primo punto nella serie se lo aggiudica la squadra di Terry Stotts, che si impone 104-99 nel segno di Damian Lillard e CJ McCollum, nonostante la solita tripla doppia di Russell Westbrook. Davanti al consueto tutto esaurito del Moda Center, i Blazers partono subito fortissimo, segnando 15 punti nei primi 4 minuti, con Oklahoma che si trova a dover inseguire dalla palla a due. I Thunder, però, sono un osso duro e si affidano ai chili e ai centimetri di un protagonista inatteso come Steven Adams per restare a contatto. Il ritmo forsennato di Portland non accenna a diminuire: la difesa di OKC va subito in affanno e la prima frazione si chiude sul 25-39 per i padroni di casa. Improvvisamente, si bagnano le polveri dell'attacco di Portland, che incassa un parziale di 8-0, che rimette in partita Oklahoma City. Nonostante le pessime percentuali dal campo degli ospiti (2/18 da 3 punti), i Thunder si riportano a contatto con le due squadre che vanno al riposo lungo sul 54-48. Nel secondo tempo inizia il Russell Westbrook show: la stella dei Thunder segna 8 punti in fila e mette a ferro a fuoco il pitturato di Portland. A rimettere le cose a posto per i Blazers ci pensa il solito Damian Lillard, che nel finale è perfetto dalla lunetta del tiro libero, chiudendo i conti e firmando il successo dei Blazers in gara 1: 104-99 il punteggio finale. Proprio il numero 0 è il protagonista assoluto della vittoria dei padroni di casa con 30 punti, a cui si aggiungono i 24 del compagno di merende, Cj McCollum. Per i Blazers da sottolineare anche la prova da 20 punti e 18 rimbalzi di Enes Kanter, che non fa rimpiangere la pesantissima assenza di Jusuf Nurkic. Dall'altra parte, invece, OKC paga le pessime percentuali dall'arco (15%). Il migliore è Russell Westbrook, che chiude con una tripla doppia da 24 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, a cui si aggiungono i 26 (con 10 rimbalzi) di Paul George e i 17 (con 9 rimbalzi) di Steven Adams.

MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 121-86

Dopo aver dominato la regular season Nba, chiusa con il miglior record di tutta la lega, i Miwaukee Bucks riprendono il filo del discorso anche in gara 1 della serie playoff contro Detroit. Nonostante i quattro precedenti sorridano tutti ai Pistons, il match del Fiserv Forum è letteralmente senza storia: 121-86 in favore dei vincitori della Eastern Conference. A rendere ancora più complicata la situazione per i Pistons ci pensa l'assenza di Blake Griffin, out per un problema al ginocchio più volte operato e giudicato "troppo dolorante" per poterlo schierare sul parquet. Dall'altra parte, invece, non manca nessuno, a cominciare dal solito Giannis Antetokounmpo che, senza strafare, lascia la propria impronta sul match, chiudendo con la bellezza di 24 punti e 17 rimbalzi in poco più di 24 minuti sul parquet. La sfida impari tra le due squadre si decide già al termine della prima frazione di gioco, con i Bucks avanti di 20 punti, che lasciano solo le briciole ai Pistons. La forbice del punteggio si allarga quarto dopo quarto, e per i Pistons saltano anche i nervi, come testimonia il brutto fallo commesso da Andre Drummond nei confronti di Antetokounmpo nel terzo periodo sul punteggio di -41. Alla sirena finale sono 35 le lunghezze di margine tra le squadre; il terzo vantaggio più largo mai raccolto dai Bucks in una sfida playoff. Per Milwaukee sono ben sette i giocatori in doppia cifra: oltre al già citato Antetokounmpo, ne arrivano 16 da George Hill, in uscita dalla panchina, e 15 da Eric Bledsoe. Sono 14, invece, i punti di Brook Lopez e Khirs Middleton. Per i Pistons, il miglior realizzatore è Luke Kennard, che chiude con 21 punti e 4 rimbalzi in 28 minuti sul parquet e in uscita dalla panchina. A questi si aggiungono i 12 di Reggie Jackson e la solita doppia doppia da 12 punti e 12 rimbalzi di Andre Drummond. Nonostante i Bucks restino una vera e propria montagna da scalare, Detroit, se vuole provare a riaprire la serie, non può più prescindere da Blake Griffin, ginocchio dolorante oppure no.

HOUSTON ROCKETS-UTAH JAZZ 122-90
Sulla carta, quella tra Houston Rockets e Utah Jazz poteva essere una partita complicata per i Razzi texani, che hanno chiuso la regular season con più di qualche rimpianto. In gara 1, invece, non c'è partita, con i padroni di casa che, trascinati dal solito James Harden, mandano la bellezza di sette uomini in doppia cifra e scappano via nel finale, travolgendo i Jazz 122-90. Una vera e propria prova di forza per Houston, che lancia un segnale alla concorrenza. L'attacco dei Rockets, che riabbracciano coach Mike D'Antoni in panchina dopo aver saltato le ultime tre sfide di regular season a causa di problemi intestinali che l'hanno costretto al ricovero, fa davvero paura: l'inizio è scoppiettante, con 31 punti a referto e un vantaggio in doppia cifra. Utah, però, non si scompone, regge l'urto e si riporta sul -5 a metà del terzo periodo. Qui, con il pubblico di casa pronto a gustarsi un finale punto a punto, Houston torna a premere il piede sull'acceleratore e piazza un parziale di 39-19, che manda in ghiaccio la sfida. Il protagonista assoluto, neanche a dirlo, è James Harden che, senza strafare, chiude con 29 punti, 8 rimbalzi e 10 assist. Il 'Barba' è il leader dell'attacco dei Rockets, che manda comunque sette uomini in doppia cifra. Oltre al numero 13, brillano Eric Gordon (17 punti) e Clint Capela, che chiude con 16 punti e 12 rimbalzi. Non ha bisogno di esagerare nemmeno Chris Paul, che gioca una partita ordinata, chiudendo con 14 punti e 7 assist. Dall'altra parte, invece, la squadra di coach Quin Snyder paga lo sforzo di provare a riportarsi a contatto nel terzo periodo e crolla fragorosamente nel finale. Quella che in regular season era stata la miglior difesa della lega non riesce a trovare una soluzione efficace contro l'attacco di Houston e, dall'altra parte, paga il minor talento offensivo. Sono 22 (con 12 rimbalzi) i punti del gigante francese Rudy Gobert, a cui si aggiungono i 19 di Donovan Mitchell e i 15 di Ricky Rubio.

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