Nba, playoff: Golden State vince gara-4 all'overtime e vola alle finali per la quinta volta di fila

Gli Warriors si impongono 119-117 al Moda Center dopo un tempo supplementare sui Blazers

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E con questa fanno cinque. I Golden State Warriors tornano alle Finali Nba grazie alla vittoria in gara-4 contro i Portland Trail Blazers: 119-117 il punteggio finale dopo un overtime. Per i campioni in carica, ancora privi di Kevin Durant, decisive le triple doppie di Steph Curry (37+13+11) e Draymond Green (18+14+11), la prima coppia a riuscirci nei playoff. A Portland, invece, non bastano gli 84 punti del terzetto Lillard-McCollum-Leonard.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-GOLDEN STATE WARRIORS 117-119 dopo OT (serie 0-4)
La strada per il Larry O'Brien Trophy passa ancora una volta da Oakland. I Golden State Warriors conquistano per il quinto anno consecutivo le Finali Nba, centrando un'impresa che non si registrava da oltre 50 anni. Contro i Portland Trail Blazers, i campioni in carica chiudono i conti al primo match point, grazie alla vittoria in gara-4, arrivata solo dopo un overtime. Al Moda Center, fortino dei Blazers, finisce 117-119 per la squadra allenata da coach Steve Kerr, capace di vincere la serie in quattro partite senza poter contare sul proprio miglior giocatore. Nonostante l'infortunio di Kevin Durant, infatti, gli Warriors vantano il roster più lungo e talentuoso di tutta la lega, forse più lungo e talentuoso di sempre. A non far rimpiangere KD35 ci pensa, ancora una volta, Steph Curry, che contro Portland gioca un'altra partita da sogno, chiudendo con una tripla doppia da stropicciarsi gli occhi: 37 punti, 13 rimbalzi e 11 assist.

A dare manforte allo Splash Brother ci pensa Draymond Green, salito di livello in maniera esponenziale dopo il guaio al polpaccio di Durant contro Houston. L'ex Michigan State chiude a sua volta in tripla doppia con 18 punti, 14 rimbalzi e 11 assist: nessuna coppia di compagni, almeno fino a stanotte, era mai riuscita a mettere insieme numeri simili in una partita di playoff. Decisivo anche il contributo dell'altro Splash Brother, Klay Thompson, che gioca una partita silenziosa in attacco (17 punti, 6 rimbalzi e 2 assist), ma che fornisce un contributo preziosissimo in difesa, come in occasione della tripla dall'angolo di Lillard a 2.5 secondi dalla sirena finale, quando il numero 11 contesta la bomba, suggellando l'ennesimo successo in rimonta dei 'Guerrieri della Baia'. Sì perché Portland ce l'ha messa davvero tutta per non subire un umiliante 'cappotto' e provare ad allungare la serie. Dopo un primo quarto equilibrato, chiuso con gli ospiti avanti di un solo punto, la squadra di coach Terry Stotts prova a prendere in mano le redini del match, arrivando anche a toccare il +17, salvo poi crollare nell'ultimo quarto e cedere definitivamente il passo all'overtime, stremata dalle 15 partite nelle gambe e dalla serie infinita contro Denver al turno precedente. Ai Blazers, che terminano qui la propria stagione, non bastano gli 84 punti del terzetto composto da Damian Lillard, CJ McCollum e Meyers Leonard.

Il numero 0 chiude con una doppia doppia da 28 punti e 12 assist, ma paga le scarse percentuali dal campo (11/24 al tiro e 4/12 da tre punti), mentre l'eroe della vittoria in gara-7 contro i Nuggets si ferma a 26, con 7 assist e 2 stoppate. Il top-scorer, a sorpresa, è però il centro dei Blazers, che gioca la propria miglior partita in carriera nei playoff, chiudendo con 30 punti e 12 rimbalzi, ma non basta. Ora, per gli Warriors si aprono le porte delle quinte Finali Nba in fila. In attesa di riabbracciare Durant, il messaggio inviato a Bucks e Raptors, impegnate nelle finali di Conference a Est, è inequivocabile: la strada per il Larry O'Brien Trophy passa ancora una volta da Oakland.

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