Nba: Step Curry solito fenomeno

Striscia di vittorie casalinghe impressionante per gli Warriors. San Antonio spazza via i Nets del Mago, tonfo Bulls

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Trentasei partite casalinghe in regular season senza sconfitte. La Oracle Arena continua ad essere il fortino inespugnabile dei Golden State Warriors, che nella notte superano anche i Miami Heat (111-103) nonostante le brutte percentuali al tiro del quintetto base. Tiene il passo San Antonio, che contro i Nets di Bargnani agguanta l'ottava vittoria di fila: a est cadono i Bulls, battuti a domicilio da Washington.

I campioni in carica, oltre alla quarta striscia di vittorie interne più lunga nella storia della Nba, tagliano anche il traguardo delle 36 vittorie stagionali: esattamente la metà dei successi dei Bulls 1996-97, squadra che detiene il miglior record in una regular season (72-10). A Oakland non basta agli Heat la doppia doppia di Wade (20 punti ed 11 assist) per tenere il ritmo degli Warriors. Curry infila 31 punti nonostante un pessimo 11 su 27 al tiro, fondamentale l'apporto del solito Draymond Green (22 punti conditi da 12 rimbalzi). Nella Western Conference però ci sono anche i San Antonio Spurs: i neroargento proseguono la loro serie di successi rifilando un sonoro 106-79 ai Nets. Al Barclays Center prova scintillante di Aldridge (25 e 11 rimbalzi per l'ex Portland), che a turno banchetta sulle teste di Brook Lopez e di Andrea Bargnani. Sette punti in 15 minuti sul parquet per la prima scelta del Draft 2006. Si chiude con l'acuto degli Washington Wizards, corsari allo United Center di Chicago: la squadra di coach Wittman (priva dei titolari Gortat e Beal) continua a correre per un posto ai playoff battendo 114-100 i Bulls.

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