I Celtics recuperano dal -24 dell'intervallo e festeggiano con un canestro di Horford a 3" dalla fine
I riflettori della notte Nba erano tutti puntati sulla supersfida tra Houston e Boston e le due corazzate non hanno deluso le aspettative. Alla fine passano i Celtics (99-98) che rimontano da -24 e sorridono a 3” dalla sirena grazie a una giocata di Al Horford. Emozionanti anche i successi di Portland con Philadelphia (114-110) e di Milwaukee con Minnesota (102-96). Vittorie più tranquille per San Antonio che piega New York (119-107) e per Orlando (102-89 su Detroit).
HOUSTON ROCKETS - BOSTON CELTICS 98-99
Emozioni infinite nella sfida di lusso tra Houston e Boston. Davanti al pubblico amico del Td Garden i Celtics riescono nell’incredibile impresa di vincere recuperando i 24 punti di ritardo che accusavano all’intervallo lungo (62-38). In verità sono proprio i Rockets a dare una grossa mano alla squadra di casa, bravissima a rientrare in partita ma mai in grado di piazzare la zampata del sorpasso. Quando a 7” dalla fine Jayson Tatum schiaccia per il -1 (98-97), Houston ha la palla in mano e lo striscione del traguardo molto vicino. James Harden però, fino a quel momento perfetto con 34 punti, 6 rimbalzi e 10 assist, perde la testa e commette fallo sulla rimessa dal fondo nel tentativo di smarcarsi da Smart. La palla passa a Boston che con Al Horford trova a 3” dalla fine il canestro decisivo. Per Irving (26 punti) e soci arriva così una vittoria pesante. Houston senza Chris Paul è in crisi: quarta sconfitta consecutiva.
NEW YORK KNICKS - SAN ANTONIO SPURS 107-119
Quarto ko in fila anche per New York che cade in Texas sul campo di San Antonio. Padroni di casa avanti nel punteggio e in controllo della gara sin dall’inizio nonostante l’assenza di Kawhi Leonard, il migliore degli Spurs nell’ultima uscita con Brooklyn. A fare la voce grossa sono LaMarcus Aldridge (25 punti) e Pau Gasol (17 con 11 rimbalzi). Ai Knicks non bastano i 23 di Beasley e i 18 di Lee e Porzingis.
MINNESOTA TIMBERWOLVES - MILWAUKEE BUCKS 96-102
Minnesota crolla a Milwaukee dopo essere stata avanti per 40 minuti. Sulla vittoria dei Bucks c’è la firma in calce di Antetokounmpo e Bledsoe che, al di là dei 22 e 26 punti, hanno guidato la squadra nel momento decisivo. Stessa cosa non si può dire per Butler e Towns, le stelle dei Timberwolves brillanti per gran parte della gara, ma opache nei due minuti finali in cui Minnesota ha praticamente smesso di segnare.
PHILADELPHIA SIXERS - PORTLAND TRAIL BLAZERS 110-114
A Portland va in scena una gara molto simile a quella di Milwaukee. Embiid (29 punti) e Philadelphia dominano per oltre tre tempi, ma nel finale si risvegliano i Trail Blazers che passano trascinati da un’esaltante Cj McCollum. La guardia di Portland non fa sentire la perdurante assenza del compagno Damian Lillard e mette a referto 34 punti: il Moda Center può esplodere, i Sixers si devono inchinare.
DETROIT PISTONS - ORLANDO MAGIC 89-102
Orlando mette la freccia nell’ultimo periodo e piega la resistenza di Detroit. Squadre appaiate a metà gara (53-53) e vicine nel terzo quarto quando si producono in un continuo gioco di sorpassi e controsorpassi. Come detto però, il finale è tutto dei Magic, più concreti e ben ispirati da un Elfrid Payton non troppo lontano dalla tripla doppia (19 punti, 8 rimbalzi e 8 assist). Per Detroit bene Tobias Harris con 21 punti e Drummond (17 punti, 18 rimbalzi).