Messina: "Serbia non invincibile"

Mercoledì i quarti di finale. Petrucci: "Il nostro ct è un grande. Non accontentiamoci"

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"La Serbia è senz'altro la squadra più forte che incontriamo in questo Europeo. Se pensiamo di giocare contro di loro a viso aperto, corriamo il rischio di fare come la Juventus nell'ultima finale di Champions" ha detto il ct Ettore Messina alla vigilia dei quarti di finale dell'Europeo. l'Italia incontrerà la Serbia a Istanbul: “Siamo fiduciosi ma non dobbiamo commettere l'errore di pensare di potercela giocare alla pari".

Per la terza volta conseguitiva, dopo il 2013 e il 2015, l'Italia si presenta ai quarti finale di un campionato europeo. Gli azzurri scenderanno in campo mercoledì a Istanbul alle 20.30 (ora italiana): in caso di vittoria, in semifinale affronteranno la vincente del quarto tra Russia e Grecia. Il ct azzurro ha usato un paragone calcistico, quello con la finale di Champions tra Juve e Real Madrid, per spiegare l'approccio necessarrio per sfidare i fortissimi serbi: "Non possiamo pensare di scendere in campo e giocarcela a viso aperto come ha fatto la Juve a Cardiff".

Messina sa che battere la Serbia sarebbe una vera e propria impresa: "La Serbia ha due giocatori, Bogdanovic e Marjanovic, che possono spostare pesantemente gli equilibri. Noi dovremo stare coi piedi per terra ed essere accorti. Trovare gli spazi giusti e muovere bene la palla saranno due aspetti fondamentali nell'arco dei 40 minuti – ha aggiunto -. È una partita importante, e quando ti capita di giocare questo tipo di gare non sei mai del tutto sereno. Anche se hai il piano partita perfetto, poi, devi essere in grado di interpretarlo al meglio. Sono curioso di sapere come ci presenteremo a questo appuntamento. Detto questo non sono invincibili. Se fossimo ai playoff al meglio di cinque gare darei la Serbia per favorita. In una gara secca invece non si sa mai" ha concluso Messina.

PETRUCCI: "NON ACCONTENTIAMOCI"
Agli azzurri attende una prova molto difficile ma per il Presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, l'Italia ha già fatto tanto: “La realtà è che nessuno pensava arrivassimo dove siamo arrivati. Ora non ci dobbiamo accontentare. C'è il manico di un grande allenatore in questa squadra, un grande psicologo con grande carisma” ha detto Petrucci ai microfoni di Radio 24. “Io sono innamorato di Messina – ha aggiunto -. L'allenatore non deve essere solo bravo in campo, deve avere carisma e personalità e Messina ha tutto ciò. È un grande, ha vinto ovunque sia andato”.


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