Basket, Gentile riparte da Atene

"Ho dovuto lasciare Milano dopo sei anni e questo non è stato facile. I tifosi mi hanno accolto alla grande"

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Alessandro Gentile riparte da Atene. Ufficializzato il passaggio in prestito al Panathinaikos, per l'ex di Milano sono stati giorni molto complicati, ma ora si volta pagina. "I tifosi del Pana mi hanno già inviato molti messaggi - ha spiegato -. Il mio unico obiettivo è tornare a giocare a basket e sorridere di nuovo". "La scorsa settimana è stata molto dura per me, ho dovuto lasciare Milano dopo sei anni e non è stato facile", ha aggiunto.

Per uno strano scherzo del destino il primo match del suo Panathinaikos sarà proprio contro l'Olimpia Milano in Eurolega, ma Gentile non potrà giocare perché il mercato riapre ufficialmente il 5 gennaio e dovrà accomodarsi in tribuna. Per l'esordio dovrà aspettare il 6 gennaio contro l'Olympiakos.

Lasciare Milano non è stato facile, ma per Alessandro è stata la scelta giusta: "Sono molto contento di poter continuare la mia carriera con un importante club come il Panathinaikos. Sono molto felice e concentrato solo sul futuro in questo momento". "Quando ho capito che era possibile venire a giocare ad Atene ho spinto verso questa destinazione - ha aggiunto -. Ho ottimi ricordi della Grecia e qui è come vivere un sogno. Avevo solo sei anni quando mio padre è venuto qui. Sono sempre stato un tifoso del Pana, mio padre aveva un rapporto magico con questa squadra e io e mio fratello ci dipingevamo di biancoverde la faccia nei giorni in cui c'era un match".

Poi qualche battuta sull'aspetto emotivo del cambiamento: "Voglio godermi il basket e dare il mio meglio per il club, che poi è quello che ho sempre fatto. E il Panathinaikos è un club importante, che ha come obiettivo vincere. Sempre. E a me va a pennello. L'ambizione è alta ogni stagione, l'Eurolega è difficile, ma si gioca per andare più lontano possibile".

Infine qualche considerazione sugli aspetti tecnici: "Ho parlato col coach Xavi Pascual. Mi ha detto di essere paziente e che mi aiuterà a inserirmi nei meccanismi della squadra senza fretta. Mi ha chiesto di giocare duro, essere aggressivo su entrambi i lati del campo, e lottare duramente per la squadra".

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