Rugby, Italia-Sudafrica 6-35

Nella test match di Padova gli Azzurri partono bene, ma gli Springboks si impongono per 35-6

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L'Italia lotta, ma il Sudafrica è troppo superiore: nel test match a Padova, gli azzurri soccombono per 35-6. I nostri partono bene, realizzando con Canna un piazzato, ma gli Springboks hanno più tecnica e il primo tempo si chiude sul 21-6. Nella ripresa non cambia la musica, con gli ospiti che marcano subito grazie ad una maul. Il Sudafrica chiude con l'ultima meta e trasformazione, che fissano il punteggio sul definitivo 35-6.

Nell'ultimo test match in vista del Sei Nazioni, il Sudfrica, un anno esatto dopo il clamoroso k.o. a Firenze (20-18, prima vittoria degli Azzurri contro gli Springboks), si prende l'attesa rivincita. Gli azzurri partono bene con un calcio piazzato trasformato da Canna all'11'. Non si fa attendere la risposta degli ospiti che grazie a Louw vanno in meta e trasformano con Pollard. L'Italia però è viva, e grazie ad un altro calcio trasformato sempre da Canna al 20' si riportano a -1. Gli Springboks riescono a mettere ancora l'ovale in meta grazie a Mbonambi e trasformano col solito Pollard per il momentaneo +8 al 24'. Colpo duro per gli azzurri, che perdono compattezza e subiscono un'altra meta da parte di Venter: Pollard si incarica della trasformazione e realizza. Sul finale del primo tempo, Canna sbaglia un piazzato, e la prima frazione si chiude sul 21-6.

Nel secondo tempo la musica non cambia: dopo solo 4 minuti il Sudafrica ne marca un'altra con Kitshoff in maul alla quale segue il solito calcio di Pollard per il 28-6. Conor O'Shea decide allora di cambiare qualcosa: entra Giammarioli, all'esordio, per Steyn, Gori per Violi e Ghiraldini per Bigi. I cambi danno forze fresche e la spinta azzurra cresce, non riuscendo però a sfondare nei 22 sudafricani. Il finale è targato Springboks, con l'ultima meta e relativa trasformazione degli ospiti che fissa il risultato sul definitivo 35-6. A fine gara, il capitano Parisse ammette la superiorità degli avversari e fa un bilancio dei test match di queste settimane: "Loro erano più forti, ma noi non abbiamo mai mollato. Peccato non aver realizzato una meta. Si sta costruendo un grande gruppo e sono fiducioso per il futuro".

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