Coni, Salvini risponde a Malagò: "È nervoso, lì girano tanti soldi"

Il vicepremier, a San Siro con la sciarpa del Milan, difende la manovra: "Se pensava di essere presidente a vita si sbagliava"

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Matteo Salvini difende la manovra finanziaria e quelle "4 righe" che secondo Giovanni Malagò "uccidono il Coni". Il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno ha replicato alle accuse del presidente del Comitato olimpico: "Malagò è molto nervoso. Lì girano tanti soldi, ci sono presidentissimi con segretarie, megauffici, autisti. Se qualcuno pensava di essere presidente a vita sbagliava. Servono non uno, ma tre passi indietro. Lo sport è fatto anche di milioni di atleti, arbitri e dirigenti che non guadagnano cinque milioni", ha detto da San Siro prima del match di Nations League tra Italia e Portogallo. Salvini ha assistito al match della nazionale indossando la sciarpa del Milan: "Questi colori io non li tolgo, però speriamo di lasciarci alle spalle un passato negli ultimi anni triste e speriamo di vedere tanti ragazzi dei vivai.Più italiani giocano in Serie A e più ne arrivano in Nazionale", ha detto a proposito della squadra di Roberto Mancini.

Salvini tiene alla ridistribuzione delle risorse (attraverso la società pubblica "Sport e Salute S.p.A.") contenuta nella riforma dello sport in Italia: "Capisco il nervosimo di chi sperava che nulla cambiasse, ma noi siamo il Governo del cambiamento e vogliamo intervenire", ha aggiunto il leader della Lega Nord, insistendo: "Lo sport non è solo la Serie A, ma è anche la pallavolo, la pallacanestro, la ginnastica, l'atletica, lo sci... e lo sport di base è quello dilettantistico. Ci sono milioni di bambini, arbitri, dirigenti che guadagnano poco o nulla, non solo i campioni che prendono milioni". Ha risposto anche alle proteste di Federica Pellegrini: "I soldi sono tanti, speriamo che cadano anche sui campetti di periferia".

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