Riparte il Giro: si arriva a Sestola. Nibali corre per Rosario

Il capitano dell'Astana dopo la morte del 14enne della sua squadra giovanile: "Non è semplice"

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Il Giro d'Italia riparte da Campi Bisenzio (Firenze) con la decima tappa, dopo il lunedì di riposo. Arrivo a Sestola, sull'Appennino emiliano caro ad Alberto Tomba e dove è ancora immutato il ricordo di Marco Pantani. 219 km, la tipica frazione trabocchetto con finale in salita per 7,5 km (il Pian del Falco), pendenza media al 5% e punte dell'8%. Tappa da fuga. Brambilla proverà a difendere la maglia rosa.

È stato un lunedì di riposo, per rigenerare il corpo con relax e qualche sgambata. Ma anche per metabolizzare un lutto che ha devastato tutto il mondo del ciclismo, ma soprattutto Vincenzo Nibali. La morte di Rosario Costa, 14 anni, avvenuta domenica in provincia di Messina. Era uno dei ragazzi dell'Asd Nibali, la squadra fondata dallo Squalo dello Stretto. Doveva essere il suo erede.

"Vincere per Rosario? Sarà un motivo in più - ha detto Nibali a Premium Sport -. La sua morta ha toccato tutti, non ci sono altre parole. Ho parlato col papà, gli ho chiesto come stava la mamma. Andiamo avanti, serve vicinanza. Ma non è facile". Il capitano dell'Astana correrà con una bici dal design rinnovato, coi colori azzurro e bianco e gli stemmi dei tre grandi giri vinti.

Un arrivo non impossibile - il secondo in salita di questo Giro - ma che può mettere in difficoltà anche i corridori di classifica. Chi è uscito con le ossa rotte dalla crono del Chianti Classico può cercare qui la rivincita se si considera che, eccetto i primi 25 chilometri, la pianura è esclusa dal tracciato. Quattro i gran premi della montagna lungo il percorso: Passo della Collina (3ª categoria a 777 metri e 12,7 km di ascesa); Pietracolora (3ª categoria a 805 metri e una pendenza massima dell'11%); Pian del Falco (1ª categoria con pendenza massima al 13%); e Sestola (3ª categoria con pendenze massime all'8%). Il Giro torna a Sestola dopo due anni: allora vinse l'olandese Pieter Weening precedendo Davide Malacarne e Domenico Pozzovivo (3/o al traguardo), che diede battaglia guadagnando 30" sulla maglia rosa Cadel Evans.

1. Brambilla
2. Jungels +1"
3. Amador +32"
4. Kruijswijk +51"
5. Nibali + 53"
6. Valverde +55"
7. Dumoulin + 58"
8. Landa + 1'18"
9. Majka + 1'45"
10. Fuglsang +1'51"