World Grand Prix, l'Italia va ko

A Bari le ragazze di Bonitta lottano con le campionesse europee in carica prima di cedere 3-2: terza sconfitta in cinque gare

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Il cuore dell'Italia non basta contro le campionesse europee in carica della Russia. Nella quinta giornata del World Grand Prix, il sestetto di Bonitta cede infatti 3-2 al PalaFlorio di Bari dopo un match combattutissimo giocato con grandissimo agonismo da Del Core e compagne. Avanti di un set, l'Italvolley va sotto 2-1, vince il quarto parziale quindi cede a 10 il tie break che regala il sesto successo su sei incontri alle russe di Marichev.

Qualche errore di comunicazione, un pizzico di imprecisione e alla fine a vincere è l'esperienza di chi gioca a occhi chiusi: la sconfitta dell'Italvolley al femminile contro le campionesse europee in carica della Russia è tutta qui, con le ragazze di Bonitta che comunque dimostrano un deciso passo in avanti rispetto al ko con l'Olanda. Merito anche dell'entusiasmo che mettono in campo le giovanissime Chirichella (22 anni) e Sylla (21), valore aggiunto per riprendere un match che sembrava chiuso nel quarto parziale, nche se al tie break sono proprio un paio di ingenuità delle due ragazze a regalare il break decisivo alla Russia.

Un peccato per il risultato (25-19, 15-25, 22-25, 25-22, 10-15 i parziali) più che per una classifica che dopo cinque giornate vede l'Italia al settimo posto con due vittorie: raggiungere le Final Four di questo World Grand Prix, d'altronde, non è l'obiettivo dell'Italia che anzi dovrebbe lavorare più in palestra che sul campo per correggere alcuni errori nascosti molto bene nel primo set vinto dalle azzurre a 19 ed emersi invede nel secondo parziale perso a 15. Il terzo si gioca invece punto a punto, con Kosheleva che fa la differenza per portare le russe sul 2-1, mentre nel quarto è fondamentale l'ingresso di Sylla per cambiare l'inerzia dell'incontro. Sotto 14-10, le azzurre infilano un break di 8-1 e volano fino al 25-22, poi è lotta fino a metà tie break, quando due ricezioni sbagliate consegnano alla Russia la possibilità di giocare con più soluzioni d'attacco che valgono il vantaggio decisivo (10-7) incrementato fino al 15-10 finale. Peccato, ma è comunque una buona Italia in prospettiva Rio 2016.

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