Tennis, la William: "Grazie Mamma"

L'ex numero uno scrive una lettera alla madre: "Mi hanno chiamata 'uomo' solo perché ero forte. Non so come tu abbia fatto, mamma, ad allontanarti da tutto questo odio"

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Con una lettera piena d'amore, Serena Williams, racconta un pezzo del suo passato e ringrazia la madre per i tanti momenti bui affrontati insieme: "Sei una delle donne più forti che conosca, mi piacerebbe essere come te. Grazie per essere il modello di cui ho sempre avuto bisogno. Ho dovuto sopportare tante difficoltà che oggi considero sfide vinte. Spero di insegnare lo stesso a mia figlia e di avere la stessa forza d'animo che hai avuto tu".

Da poco diventata mamma di Alexis Olimpia, la figlia avuta insieme a Alexis Ohanian, l'ex numero uno del mondo ha pubblicato una lettera su Reddit in cui ringrazia mamma Oracene per i tanti momenti brutti che hanno affrontato insieme: dagli insulti quando l'hanno definita "un uomo" per il suo aspetto fisico alle accuse di assunzione di droghe.

"Cara mamma - scrive Serena -, Sei una delle donne più forti che conosca. Stavo guardando la mia bambina (wow, sono mamma anche io!) e lei ha le mie stesse braccia e gambe! Uguali alle mie, forti, potenti, muscolose, un corpo e delle braccia sensazionali. Non so come reagirei se dovesse passare quello che ho passato io dai 15 anni fino ad ora.

Mi hanno chiamata "uomo" perché sono sempre stata forte. Mi è stato detto che facevo uso di droghe (e no, ho sempre avuto troppa integrità per comportarmi in modo disonesto con l'obiettivo di ottenere un vantaggio). Mi è stato detto che non appartengo allo sport femminile, bensì a quello maschile, perché risulto più forte di altre donne (no, è solo lavoro duro, e sono nata con questo corpo e ne sono fiera).

Ma, mamma, non so come hai fatto a non allontanarti da ogni giornalista, da ogni persona, da ogni speaker e, francamente, da chiunque mi odiasse, perché troppo ignorante per capire la potenza fisica di una donna nera. Sono orgogliosa di come siamo riuscite a mostrare a tutti ciò che possono essere alcune donne. Abbiamo le curve giuste, siamo forti, alte o piccole, solo per dirne alcune ma la certezza è una: siamo orgogliose di essere donne.

Mamma, sei una donna di classe, mi piacerebbe essere come te. Ci sto provando, è dura, ma Dio non ha ancora finito con me. Ho ancora tanta strada da fare ma voglio ringraziarti. Grazie per essere il modello di cui ho sempre avuto bisogno. Ho dovuto sopportare tante difficoltà che oggi considero sfide vinte. Spero di insegnare lo stesso a mia figlia, Alexis Olympia, e di avere la stessa forza d'animo che hai avuto tu.

Promettimi, Mamma, che continuerai ad aiutarmi. Non sono sicura di essere ancora così umile e forte come te. Spero di arrivarci un giorno. Ti amo tantissimo. La più giovane delle tue cinque, Serena".

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