Tennis: impresa di Cecchinato

L'azzurro supera i quarti battendo in quattro set Novak Djokovic

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Impresa doveva essere ed impresa è stata: Marco Cecchinato batte in quattro set Novak Djokovic, supera i quarti e si qualifica per le semifinali del Roland Garros dove un italiano mancava dal 1978. Una prova splendida per il palermitano che ha avuto la meglio del serbo (6-3, 7-6, 1-6, 7-6) dopo una battaglia di 3 ore e 26 minuti. Per l'azzurro Cecchinato, numero 72 del mondo, adesso in semifinale ci sarà l'austriaco Thiem.

Un match da brividi. Un match da ricordare. Marco Cecchinato e la storia, la sua e quella del tennis italiano, con una semifinale da conquistare che a Parigi mancava da quaranta lunghissimi anni, da quel 1978 che vide Corrado Barazzutti arrendersi di fronte a quel fuoriclasse che era Bjorn Borg.

Una partita da giocare a testa alta, senza timori reverenziali. Facile a parole, meno nel concreto. Ma è così che parte Cecchinato e nel quarto gioco del primo set conquista il primo break decisivo. Si arriva così al 5-2, con Djokovic che fiuta l'aria e chiama l'intervento del fisioterapista per un massaggio al collo, prima di servire e arrivare al 5-3. Ma l'inerzia del set è tutta per il palermitano: 6-3 e set chiuso in 35 minuti. Non male, insommma! 

Dopo un intervallo di tre minuti per consentire un altro massaggio al collo per il serbo, si ricomincia con Cecchinato ancora a spingere conquistando subito un break: testa e tecnica, la distanza nel ranking è buona solo per la fredda statistica. Punto dopo punto, con Djokovic che recupera il game concesso all'avversario, si arriva fino al tiebreak: Cecchinato annulla ben tre set point e si porta a casa anche secondo set.

Finita? Macché! Le imprese, per essere tali, devono avere sempre qualcosa di sportivamente epico. E così il match che pareva ormai indirizzato svolta improvvisamente dalla parte di Nole. Djokovic ritrova il miglior se stesso e in 29' si aggiudica il parziale: dopo l'1-1 iniziale il serbo si aggiudica otto game di fila, chiudendo 6-1 il terzo set. e portandosi poi sul 3-0 nel quarto. Con il servizio dalla sua, per di più. Ma è qui, sul crinale pericoloso della demotivazione, che Cecchinato ritrova lo stato di grazia che pareva smarrito: contro-break e via verso il 5-5.

Servizio per Djokovic. Si arriva al 30-40, palla break per Cecchinato: il serbo sbaglia la prima ma mette la seconda e dopo uno scambio lunghissimo il rovescio dell'azzurro finisce in rete. Nole si porta sul 6-5. Cecchinato difende il servizio ed è ancora tiebreak. Semplicemente da brividi.

Il serbo a servizio sbaglia un rovescio, l'azzurro difende i suoi due servizi ed è 3-0. L'allungo c'è ma la replica è degna del campione: Djokovic fa punto sui suoi due servizi (3-2) e dopo scambi spettacolari si materializza la prima palla match per Cecchinato. Ed è qui che prende il sopravvento l'epos: il serbo va al servizio e annulla il punto decisivo del siciliano con una stop-volley di rovescio da campione (6-6), poi recupera su una palla corta e con una volée conquista il suo set point. Anche questo, però, annullato (7-7).

Si arriva così sul nuovo punto partita per il serbo che però sbaglia un diritto facile facile spedendo alle stelle (9-9). Diritto controtempo dell'azzurro ed è match point Cecchinato: nulla da fare ancora. Parità. Avanti così, allora. Diritto facile sbagliato dal serbo ed è nuovo match point (11-10): Cecchinato però sbaglia di rovescio (11-11). Tie-break infinito. Ancora un diritto sbagliato ed è nuovamente match point per Cecchinato: stavolta il rovescio finisce all'incrocio delle linee: 13-11, è semifinale. E' storia.

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