La Coppa Davis si rifà il look

Addio alla vecchia formula: 18 nazionali in una sola città a giocarsi il trofeo

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Rivoluzione in vista nel mondo del tennis. La International tennis federation (Itf) ha intenzione di cambiare il format della Coppa Davis, il trofeo più prestigioso ma ormai da un po' di anni snobbato da diversi campioni. L'idea è quella di un'unica location per ospitare le sfide, nel mese di novembre (forse già dal 2019), e aperto a 18 nazionali, una sorta di Mondiale. Ad agosto la decisione definitiva.

"La nostra idea è quella di creare un finale di stagione trionfale, che sia un festival di tennis e spettacolo, con i migliori giocatori del mondo che rappresentino il loro Paese" ha spiegato il presidente dell'Itf David Haggerty, nel corso della presentazione dell'accordo di 25 anni con il gruppo di investimenti Kosmos che fa capo al difensore del Barcellona Gerard Piqué.

L'attuale formula prevede al via 16 nazioni che si affrontano in scontri a eliminazione diretta tra febbraio e novembre (dagli ottavi alla finale). Ogni sfida è al meglio dei cinque incontri, con quattro singolari e un doppio.

Sempre più snobbata dai campioni, anche per via del fittissimo calendario Atp, la Coppa Davis ha via via perso il suo fascino. Con la nuova riforma, il torneo si giocherebbe nell'arco di una settimana e ricalcherebbe il format delle Atp Finals: una fase a gironi prima dei quarti di finale a eliminazione diretta. Si giocherebbero due singolari e un doppio al meglio dei tre set. Al via 18 nazionali, le 16 del gruppo Mondiale, più altre due invitate.

La proposta verrà sottoposta all'Itf general meeting in programma a Orlando, Florida, il prossimo agosto, e avrà bisogno di una maggioranza di due terzi.

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