Federer, fenomeno senza età. Come Buffon e Rossi

Roger, come gli altri due, eterni ragazzi che si divertono a riempire pagine nella storia dello sport

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Roger Federer, Gianluigi Buffon, Valentino Rossi. Sono gli iscritti al club esclusivo dei fenomeni senza età, eterni ragazzi che da vent'anni e passa si divertono a riempire pagine nella storia dello sport. King Roger ne sta scrivendo un'altra meravigliosa. Finale degli Australian Open a 35 anni con vista sul titolo numero 18 in un torneo dello Slam. Nessuno come lui, ovviamente.

A Melbourne ha fatto una fatica bestiale per liquidare Wawrinka. Ha superato il crollo del terzo set, poi ha fatto finalmente festa. Il tutto con la solita eleganza nel gesto atletico, come se il calendario si fosse fermato a dieci anni fa e i problemi fisici mai esistiti. Orologio biologico bloccato anche per Gianluigi Buffon che il 28 gennaio troverà la torta di compleanno affollata da 39 candeline. Appena il tempo per spegnerle poi via in pulman, direzione Reggio Emilia, per affrontare il Sassuolo ancora una volta in mezzo ai pali come un monolite dai poteri magici. Tra tre settimane Rossi di anni ne festeggerà 38, pronto ai primi test con la nuova Yamaha e alla caccia del titolo numero 10 che gli è sfuggito per poco in anni recenti. Il suo compagno di box è Maverick Vinales che aveva appena un anno quando Valentino – nel 1996 - debuttò nel mondiale. Dopo milioni di battute, di parate, di chilometri divorati in pista, eccoli ancora lì. Federer, Buffon, Rossi. Al galoppo verso i 40 con la freschezza dei ventenni.

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