Wimbledon 2018: assalto al trono della Muguruza

La spagnola campionessa uscente parte con i favori del pronostico. Kvitova e Serena Williams da battere. Halep, Sharapova e Venus le ousiders. La Giorgi speranza azzurra

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Partirà lunedì 2 luglio la caccia al trono di Garbine Muguruza. La spagnola, campionessa uscente, dovrà sudare le proverbiali sette camicie per confermare il trionfo del 2017. Condizione permettendo, la rivale più agguerrita sarà Serena Williams, assente l'anno scorso per via della maternità e vincitrice 7 volte sull'erba londinese. Da tenere d'occhio Petra Kvitova, regina nel 2011 e nel 2014 e data in grande forma. Maria Sharapova (vincitrice nel 2004), Venus Williams (5 successi) e la numero 1 al mondo Simona Halep le outsiders. La speranza azzurra è Camila Giorgi.

L'anno scorso la bella Garbine ha fatto un percorso quasi netto per conquistare il suo primo torneo sull'erba londinese, un solo set perso negli ottavi contro Angelique Kerber, la finalista del 2016 suo anno di grazia. Fare il bis non sarà facile, anche perché dal 2000 in poi solo le sorelle Williams sono riuscite (a più riprese) a confermare il titolo della stagione precedente.

Se l'anno scorso la Muguruza è stata brava ad approfittare dell'assenza di Serena, battendo poi in finale la sorella Venus, quest'anno la neo-mamma sarà al via con l'obiettivo di conquistare l'ottavo trionfo. Fin qui il suo 2018 è stato deficitario, per via di una condizione fisica approssimativa dopo il parto. Al Roland Garros un problema muscolare al pettorale l'ha costretta al ritiro. Sull'erba londinese gli scambi sono più veloci e la potenza dei suoi colpi la dovrebbe aiutare ad abbreviare gli scambi. Gli organizzatori le hanno regalato la testa di serie numero 25: Serena sarà così la mina vagante del torneo.

Fresca vincitrice del torneo di Birmingham, Petra Kvitova è annunciata in gran forma e punta al terzo successo all'All England Club. La ceca, numero 8 del seeding, se azzecca due settimane al top può battere chiunque sull'erba. Il suo problema è che se è in giornata no può anche perdere con chiunque.

Il plotone delle outsiders è guidato da Simona Halep, la numero 1 al mondo che al Roland Garros ha conquistato il primo Slam in carriera. L'erba londinese è quasi sempre stata indigesta alla romena (due quarti e una semifinale nel 2014 i migliori risultati), ma chissà che il trionfo di Parigi non sia il primo di una lunga serie. A dispetto dei 38 anni, Venus Williams può rappresentare la sorpresa come l'anno scorso dove è arrivata in finale. D'altronde è impossibile non menzionare una che ha vinto 5 volte il torneo e in altre 4 occasioni è arrivata in finale.

La mina vagante del torneo è senza dubbio Maria Sharapova, campionessa nel 2004 e finalista nel 2011. La tennista russa ha saltato le ultime due edizioni, ma sa come si vince sull'erba e, tabellone permettendo, potrebbe fare molta strada.

Per quanto riguarda le speranza azzurre, sono tutte riposte in Camila Giorgi, il cui miglior risultato londinese è il quarto turno nel 2012. L'anno scorso si è fermata al terzo e centrare i quarti sarebbe una sorta di impresa.

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