Gigante donne, vince Worley

Vittoria per soli 7 centesimi sulla Rebensburg.Al terzo posto la sorpresa Hrovat. Deludono la Shiffrin e le azzurre

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Tessa Worley trova la sua prima vittoria nella stagione di Coppa del Mondo nel gigante di Lenzerheide: sulle nevi svizzere il 2'10”81 basta per lasciarsi alle spalle Viktoria Rebensburg, staccata di soli 7 centesimi. In terza posizione la sorpresa Meta Hrovat, mentre deludono Ragnhild Mowinckel e Mikaela Shiffrin rispettivamente sesta e settima. Male le italiane, con Federica Brignone nona. Fuori Marta Bassino, Manuela Moelgg e Sofia Goggia.

Nella prima manche la grande sorpresa è la prestazione sottotono della Shiffrin che chiude in quinta posizione con un ritardo già netto (1”58) rispetto a un'ottima Tessa Worley che in 1'05”33 mette le mani sul gradino più alto del podio. Alle spalle della francese sembrava poter tenere testa solo Viktoria Rebensburg, con 0”52 di ritardo da recuperare nella seconda parte di gara. Più distaccata l'azzurra Federica Brignone a 1”25, autrice di una prima prova pulita ma insufficiente per poter accorciare sul duo di testa. Dopo l'italiana prova a insidiare il podio la norvegese Mowinckel, poi la campionessa statunitense e a seguire Marta Bassino, in sesta posizione e nel pieno della lotta che vede sette atlete concentrate in 18 centesimi. Prima manche subito fatale invece per Manuela Moelgg, fuori al secondo intertempo, e per Sofia Goggia, che esce dal tracciato pagando qualche rischio di troppo.

Nella seconda manche riesce a stupire tutti Meta Hrovat: la slovena si porta momentaneamente al comando, intaccando il ritardo di più di due secondi della prima prova, senza cedere lo scettro fino alle discese della Worley e della Rebensburg. Devono arrendersi Frida Hansdotter, troppi errori per la svedese, e Petra Vlhova. Ci prova l'elvetica Simone Wild che chiude a una manciata di centesimi dalla Hrovat per poi trovarsi un passo fuori dal podio con un ritardo complessivo di 1”49 dalla Worley. Marta Bassino ci crede nonostante la pista inizi a complicare i piani alle prime della classe, ma un errore le costa l'uscita di pista. Non riescono ad accorciare sulle prime posizioni anche Mikaela Shiffrin, che chiude settima con 1”97 di ritardo, e Ragnhild Mowinckel, sesta a 1”84.

Crolla Federica Brignone, che non riesce a bissare la buona prova della prima manche chiudendo al nono posto a 2”13 dalla vetta. Riesce a rompere il dominio della Hrovat la tedesca Redensburg, con una discesa che mette in risalto un periodo di forma straordinario e che la proietta al comando. La Worley però non concede nulla e relega la tedesca al secondo posto con 0”07 di ritardo. La francese può esultare, ma buona parte dei riflettori vengono puntati sulla Hrovat che chiude a 1”45. Per la slovena resta una seconda manche superlativa, con cui centra il primo podio in carriera recuperando dalla quattordicesima posizione fino alla terza.


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