Un record eguagliato, un record battuto: Kilian Jornet illumina il Torfeo Kima

Il catalano fa sua la "Grande Corsa sul Sentiero Roma" in Val Masino

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Un record eguagliato, un record battuto. Non si è fatto mancare nulla Kilian Jornet Burgada per il suo ritorno all'ormai mitico Trofeo Kima in Val Masino. Il fenomeno catalano, vero monumento vivente dello skyrunning, ha conquistato infatti la sua quarta affermazione nella "Grande Corsa sul Sentiero Roma", facendo pari con il bergamasco Mario Poletti. Negli anni Dieci del XXIesimo secolo il dominio di Jornet al Kima è stato pressoché totale: primo nel 2010, nel 2012, nel 2014 ed appunto quest'anno (dal 2008 la corsa ha cadenza biennale) Kilian tornava in Val Masino dopo quattro anni e si è ripreso il primato che in sua assenza (2016) il nepalese Bhim Gurung gli aveva strappato, ritoccandolo di un minuto e mezzo.

Sei ore, 9 minuti e 19 secondi, questo il nuovo e straordinario limite sulla distanza dei 52 chilometri per 8400 metri di dislivello totale. Per conquistare questo record, l'uomo noto semplicemente come "Kilian" ha dovuto vincere la tenacia del francese Alexis Sevennec che ha ceduto solo nell'ultimo quarto di gara, corrispondente alla volatona in discesa fino al traguardo, che Sevennec ha tagliato meno di tre minuti dopo il vincitore. Un altro catalano - Pere Aurell - ha completato il podio.

In una gara che ha visto al via skyrunner da 43 nazioni il migliore italiano tra gli uomini è stato Christian Minoggio, ottavo al traguardo. Meglio ha fatto tra le donne Martina Valmassoi con il suo quinto posto, a 24 minuti dalla straordinaria Hillary Gerardi, vincitrice in sette ore, 37 minuti e 29 secondi (a poco più di in minuto dal record femminile) e con un minuto e mezzo di vantaggio sulla sorprendente sudafricana Robyn Owen, per un podio completato - con una gara tutta in rimonta - dalla nepalese Mira Rai, vera beniamina del pubblico del Kima.

In totale 166 atleti hanno portato a termine la prova (21 donne, 145 uomini), vale a dire poco più della metà degli iscritti ad una gara andata in scena in una splendida giornata di sole ed iniziata con quasi due ore di ritardo per attendere il miglioramento delle condizioni nella parte alta del percorso, con ghiaccio e vento in alta quota. Un'attesa poi ripagata da una delle edizioni più tirate e spettacolari nella storia del Trofeo Kima. Aspettando già il 2020!

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