Maltempo e imprese, una Valmalenco Trail da brividi!

La seconda edizione della VUT, un'edizione memorabile. L'elenco dei vincitori, ma hanno vinto tutti

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Il pesante maltempo che ha colpito il Nord Italia nel fine settimana ha condizionato la VUT (Valmalenco Ultradistance Trail), costringendo gli organizzatori ad accorciare il percorso (da 90 a 73 chilometri circa) con dislivello positivo "sceso" da 6000 a 4900 metri. Ma sono stati proprio freddo, vento e soprattutto la pioggia (torrenziale nelle prime quattro ore di gara in piena notte dopo il via da Chiesa in Valmalenco e Lanzada, poi ancora a tratti nella mattinata e nel pomeriggio di sabato) a compensare ampiamente per il taglio della distanza originale e dei passaggi più in quota.

Nella gara individuale maschile successo a sorpresa di Saverio Monti da Morbegno (Team Valtellina) che ha preceduto di 24 minuti e mezzo sul traguardo di Caspoggio il favorito della vigilia Giulio Ornati. Al piemontese del Team Salomon (in effetti leader nelle prime ore) è stato fatale un errore di percorso intorno a metà gara, che gli è in pratica costato tutto il distacco accusato sul traguardo da Monti, vincitore in 9 ore, 35 minuti e 45 secondi.
Tra le donne non è mai stato in discussione il successo della superfavorita Graziana Pè che ha chiuso la prova in 13 ore, 40 minuti e 16 secondi, piazzandosi anche 34esima assoluta dei 102 atleti capaci di completare la VUT. Da segnalare anche il piazzamento (73esima posizione) dell'alpinista himalayano Mario Panzeri che già sei anni fa ha completato la collezione dei quattordici "ottomila" della Terra.
Tra i numeri della seconda, difficilissima edizione della Valmalenco Ultradistance Trail spicca però la straordinaria performance (7 ore, 56 minuti e 3 secondi) del Team Valtellina A che (con Marco Leoni, Giovanni Tacchini e Stefano Sansi) si è aggiudicato la gara a staffetta davanti al Ghiaccia Team di Alessandro Bonesi, Valentino Speziali e Mattia Bonesi che per due soli minuti e mezzo non sono riusciti a bissare la vittoria del 2017, toglendosi però la soddisfazione di restare pure loro sotto le otto ore di gara.

Ma andando al di là della VUT dei top runners, a rendere memorabile la seconda edizione di una corsa sempre più coinvolgente ed affascinante sono stati gli ultramaratoneti "normali" che hanno affrontato (e portato a termine) una corsa alleggerita nel chilometraggio da coprire e nel dislivello da risalire ma resa come detto più selettiva dalle condizioni meteo: passione e spirito di sacrificio hanno spinto gli atleti fino al traguardo quando le energie sono terminate. Ed è tutto quello che serve (ad organizzatori e trailrunners) per lanciarsi già  in avanti, verso la terza edizione della VUT.

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